EFFETTO CISTERNA
Sa ki pase andann citen la
Cosa succede dentro la cisterna?
In questi giorni, anche qui a Mar Rouge e in tutto il nord-ovest di Haiti, sta piovendo molto, soprattutto nel pomeriggio e durante la notte. Il fenomeno è tipico per questa stagione. Non c’è niente di così disastroso come sta succedendo nel Nord Italia, ma il cadere abbondante della pioggia limita la vita della gente per via del fango sulla strada già tribolata e sui sentieri che portano alle abitazioni. Anche andando con la Jeep si rischia di restare intrappolati nel fango (è appena capitato a don Mauro e don Claudio andati per una visita ad un malato in fin di vita), peggio ancora è cercare di usare il moto-taxi.
C’è un vantaggio però: l’acqua per lavarsi, per cucinare finalmente è abbondante e la cisterna, che raccoglie acqua dal tetto in lamiera, è così piena che continua a traboccare. Un altro vantaggio è che l’acqua che sgorga dal rubinetto sta diventando sempre più trasparente e pulita. Normalmente, se è un pò che non piove, l’acqua che si utilizza per lavarsi assume un colore rossiccio, rossiccio come la polvere della terra di Mar Rouge (chiamata così per questo) che si insinua e si deposita dappertutto. Ho utilizzato questa immagine anche durante un omelia, per dire come le cose che succedono nella vita possono essere come l’acqua piovana che entrando nella cisterna purifica quella che trova dentro, fa uscire quella in eccesso, genera un salutare ricambio del prezioso dono naturale.
Mi sembra una immagine semplice di come la nostra vita non può stagnare nelle solite cose e per fortuna arriva qualcosa o qualcuno che rimescolando il tutto, ti spinge a cambiare e a purificare.
Questo vale molto per la Missione, perché sarebbe un guaio per un missionario fermarsi all’opera fatta, non accettare le continue provocazioni che i poveri ti lanciano ogni giorno e così perdere l’occasione di rigenerarsi nell’annuncio del Vangelo. La vita è un continuo cambiamento, perché se non ci fosse il continuo ricambio, saremmo come moribondi. Per fortuna l’acqua che piove non è mai la stessa e non c’è mai una goccia uguale all’altra. Qui a Mar Rouge le cose stanno cambiando, dopo la partenza di don Noli, dopo l’assunzione di responsabilità del nostro don Mauro Brescianini come parroco e la presenza ormai certa di don Claudio Mainini e del sottoscritto. Così l’acqua nuova è arrivata, la cisterna si riempie di nuove forze, qualcosa esce perché non ci sta più, qualcosa prende il suo nuovo posto ridando slancio e novità alla missione.
Il nostro progetto pastorale è di lavorare insieme, come un equipe missionaria, don Mauro, don Claudio, io e Madda ed il prossimo periodo sarà di rodaggio per vedere di distribuirci compiti e responsabilità.
Alte notizie?
Una triste, ma piena di annuncio evangelico è la morte di Sentelene. La piccola non c’è l’ha fatta, la malattia era troppo avanzata. Così martedì scorso, dopo le ultime ore di grande sofferenza, Sentelene ha finito di sentire il dolore per continuare a sorridere per sempre nel cielo. Mercoledì mattino, abbiamo celebrato il funerale nella cappella di Kot de Fer. Abbiamo concelebrato tutti e tre (che onore cara Sentelene!). Dopo la celebrazione non abbiamo seguito il corteo che andava alla sepoltura perché di solito è un momento riservato alla famiglia e ai parenti, ma mi hanno detto, che lungo il tragitto a piedi dalla cappella al cimitero, per quasi 45 minuti di strada, la gente ha cantato, danzato e facendo danzare anche Sentelene nel far ondeggiare la sua bara bianca. Un modo per dire che la morte non ha l’ultima parola e che la danza della vita continua. In effetti è vero che Sentelene ha sofferto, ma è anche vero che questi sono stati tra i giorni più belli della sua vita, per la gioia del Battesimo ricevuto e per l’amore di cui è stata circondata. Il suo sorriso ce lo conferma.
Per il resto, tempo permettendo, si continua la visita ai malati, si seguono i lavori per le case e per la chiesa di Kot de fer. Con don Mauro in testa abbiamo avviato e stiamo continuando la formazione del gruppo liturgico. Nello steso tempo stiamo formando un primo gruppo di operatori missionari in vista di un azione pastorale che coinvolga sempre di più gli adulti della parrocchia per arrivare ad annunciare il Vangelo anche nei confini più lontani del nostro territorio.
Si cerca di attivare anche il gruppo della pastorale famigliare in una prospettiva sempre più attenta alle famiglie più difficili da coinvolgere, magari disperse tra campi e vegetazione.
Don Claudio si adopera sempre di più nel seguire i giovani, nei vari gruppi e attività. Tra l’altro c’è l’idea di proporre a chi desidera un bel cammino di ascolto e di conoscenza della Bibbia.
C’è tutta una azione caritativa che è ammirevole per ciò che tenta di fare in questo oceano di povertà e di bisogni in cui il popolo haitiano cerca di stare a galla. E’ un settore che amerei seguire sempre di più e ci giocherei tanto delle mie energie.
In questi giorni, Madda ha potuto far venire da Port au Prince una equipe di educatori esperta nel facilitare e organizzare l’inserimento dei bambini con handicap nella scuola. Hanno potuto incontrare gli insegnanti della nostra scuola per poi fare lo stesso in altre del territorio per alcune ore di formazione. E’ una delle tante iniziative del nostro “progetto Gasmi” affinchè l’intuizione nata a Mar Rouge possa diventare da stimolo per le altre parrocchie e scuole della diocesi.
Attendiamo una breve visita pastorale del nostro Vescovo, Mons. Pierre Antoine Polò che non mancherò di documentare sul prossimo contributo.
Ciao a tutti e magari, adesso, un bel sole sui tutti i nostri paesi!