Me ayisyen
Mese di maggio haitiano
Carissimi amici e amiche, è già passato quasi un mese e non ho trovato il tempo e l’ispirazione per aggiornare le notizie sulla “nostra” missione ad Haiti, dico “nostra” non a caso, perché davvero sento di vivere questa avventura insieme a tutti voi e grazie a tutti voi.
In questo tempo pasquale, nella liturgia di ogni giorno, abbiamo letto il libro degli Atti degli Apostoli. Ho potuto riconfrontarmi con lo stile missionario di San Paolo e ho rilevato come lo stesso grande apostolo ha imparato strada facendo, ha imparato dai suoi stessi errori, ha imparato a dare sempre più ascolto alle persone e alle situazioni. Ha mostrato una grande docilità allo Spirito Santo e ha sempre sentito Gesù vicino a lui come in quella notte a Gerusalemme, quando il Signore gli parlò: “Coraggio, come hai testimoniato a Gerusalemme …così è necessario che tua dia testimonianza anche a Roma” (At 23, 11). Alla fine troviamo Paolo agli arresti domiciliari a Roma, sorvegliato da un soldato, ma lasciato libero di ricevere la visita di tutti coloro che lo desideravano e di poter parlare loro di Gesù (At 28, 30-31). Dopo tanto viaggiare, fare e strafare per la missione, eccolo costretto a stare fermo; lui in arresto, ma non il Vangelo, perché l’annuncio della Buona Notizia non si ferma e nessuno potrà mai fermarlo.
Detto questo, eccoci qui, noi missionari dilettanti, ad imparare ogni giorno cosa vuol dire vivere ed annunciare il vangelo con il popolo del nord ovest di Haiti, vivere il confronto con una povertà che ti provoca ogni giorno, che ti strugge il cuore e che ti fa anche arrabbiare per tanta ingiustizia.
Il 18 Maggio abbiamo festeggiato il giorno del DRAPO, cioè della bandiera, festa nazionale sottotono dal punto di vista del coinvolgimento delle autorità civili, mentre più sentita dai nostri giovani del gruppo Kirò. Nell’omelia della Messa a Kot de Fè mi sono trovato a dire che dopo tanti nemici avuti in passato, dagli spagnoli, ai francesi e ad altri che hanno schiavizzato, sfruttato e colonizzato, il vero nemico per il popolo haitiano è nel cuore stesso di certi haitiani. I governi haitiani spesso hanno fatto peggio dei colonizzatori del passato e anche ora fanno molto poco, troppo poco per il bene della gente. Domenica 9 agosto 2015 ci saranno le elezioni politiche per eleggere il nuovo governo, speriamo davvero che sia una buona chance per un cambiamento decisivo e incisivo. I giovani che cantano e danzano in questo video per onorare la bandiera del proprio paese meritano tutta la speranza di un futuro migliore.
Stiamo per concludere un mese di Maggio assai ricco di esperienze. Don Mauro è partito per l’Italia l’8 Maggio e ci ha lasciato un calendario pieno di impegni e di lavoro pastorale. Don Claudio e io, stiamo saggiando cosa vuol dire avere in mano la responsabilità diretta della missione in tutti i suoi molteplici aspetti. Per ora ce la caviamo bene, eh… eh… Ci sta facendo sempre più riflettere il rapporto tra l’annuncio del Vangelo e la risposta concreta ai tanti bisogni. L’insistenza del chiedere da parte loro a volte è sfiancante, soprattutto per noi che desideriamo per loro una capacità di reagire alla povertà che non sia solo il tendere la mano per chiedere. Ci domandiamo: e se noi non fossimo qui? A chi si rivolgerebbero? C’è in giro una battuta che ci deve far riflettere: “Se vuoi il Vangelo vai dal pastore protestante, se vuoi il pane vai dal padre cattolico”. Noi cerchiamo di dare tutti e due e non far mancare uno senza l’altro, il pane del Vangelo ben farcito con il pane della Carità, questa è una buona ricetta “cattolica”!
Don Mauro ci ha già telefonato e scritto dall’Italia e si tiene informato su come vanno le cose. Gli auguriamo di celebrare con gioia il suo 50° di Messa e di vivere un bel periodo di meritata vacanza. Lo aspettiamo per il suo ritorno il 23 luglio.
Durante il mese di Maggio, anche qui da noi si dà molta importanza alla devozione mariana. Ogni lunedì, ad esempio, ci si trova nel tardo pomeriggio in una zona diversa della parrocchia a recitare il Rosario e per un momento di riflessione e c’è un gruppo parrocchiale che ha l’incarico di animare il tutto.
Stiamo ultimando la preparazione per il dono della Prima Comunione che verrà celebrato in date diverse nelle quattro cappelle.
C’è stato l’esame di ammissione al sacramento, una specie di verifica finale sul cammino che ciascuno ha fatto, con tanto di colloquio con i membri della commissione dei catechisti. Che serietà! E se succedesse da noi?
Un buon gruppo tra loro (come ogni anno) non era ancora stato battezzato ed è così che in diversi tempi stiamo amministrando il Battesimo, cappella per cappella. Io ho potuto così celebrare i miei primi battesimi haitiani, domenica 17 maggio. Erano ben 17 e li abbiamo battezzati durante la Messa della domenica mattino a Damè. Una grande emozione, nonostante i tanti battesimi già amministrati in 30 anni di vita da prete.
In questi giorni, dal 9 maggio fino a domenica 24, è stata presente tra noi una equipe di 4 specialisti italiani in fisioterapia per i bambini diversamente abili, guidata come sempre dal dottor Carlo di Imperia. Ogni anno si rinnova questa bella possibilità a favore dei nostri bambini di aksyon Gasmi e a vantaggio della formazione dei nostri operatori locali. Così Valeria, Chiara e Fabio, hanno potuto rendersi conto della situazione e offrire la loro professionalità per sostenere il lavoro della nostra equipe haitiana. Tutto questo è stato possibile per la regia e l’interessamento di Madda che da anni tiene le relazioni con l’attività medica di Carlo e di sua moglie Caterina… e che non perde occasione per cercare collaborazioni di alta qualità per il bene dei nostri piccoli più in difficoltà. Tutti i giorni avevano le varie visite presso i nostri dispensari o a casa di qualche bambino. Al pomeriggio hanno tenuto corsi di formazione per i nostri operatori locali. La presenza del dottor Carlo è stata provvidenziale per fare delle visite ad altri ammalati e per valutare il da farsi per certe situazioni difficili. Carlo e Madda sono andati in giornata fino a Port au Prince per portare in un ospedale più attrezzato un bambino in grave pericolo di vita e un adulto con una gamba fratturata da tempo in un incidente. Un viaggio di 15 ore in Jeep, tra andata e ritorno, con le strade impraticabili della nostra zona!
Vi metto qui alcune foto del loro lavoro e della loro presenza. Alla fine, come con tutti, ecco il giorno tutto spiaggia, mare e sole del nostro piccolo paradiso caraibico di Mòl Sen Nicola.
Tra le esperienze piccole, ma significative, che mi pare bello raccontare posso parlarvi di quanto ho visto durante una visita ai malati. Durante il giro programmato ci siamo fermati a casa di madam Woland, una nostra volontaria, per visitare anche suo figlio Estenà di 9 anni, che nel giocare era caduto a terra violentemente e si era rotto dei denti. Il trauma, il gonfiore, il trattamento medico lo avevano fatto assentare da scuola per diversi giorni. Arrivati a casa sua ecco arrivare insieme a noi un bel gruppo di studenti in divisa scolastica guidati dal loro insegnante. Era la classe frequentata da Estenà e che erano venuti a fagli visita e a pregare per lui. Lo hanno salutato stringendogli la mano e hanno cantato e poi pregato per lui con il salmo del Buon Pastore. Vi lascio qui il video di quel momento e vi lascio considerare come sia stato bello questo gesto e come sia di buon esempio anche per noi italiani.
Domenica 24 abbiamo celebrato la Pentecoste con l’animazione del cosiddetto gruppo carismatico (gwoup karismatik) e mettendo al centro della festa tutti i nostri “Sous Renmen”. Per questi bambini, giovani e adulti così speciali nel provocare l’amore del Signore, c’era il posto in prima fila in chiesa e poi è stata loro offerta una festa animata e un buon e immancabile pasto per tutti.
Domenica prossima si festeggiano tutte le mamme e a quanto pare è una festa molto sentita nelle nostre comunità. Sembra che nell’animo haitiano ci sia un forte senso di riconoscenza per la madre, non solo come fonte della vita, ma anche perché, spesso, ogni giorno, è la mamma che dona se stessa per far vivere i figli, lottando contro la miseria e togliendosi il pane di bocca per loro se necessario.
Infine vi aggiungo qualche foto delle case che sto visitando per rendervi partecipi del bisogno che queste famiglie hanno per migliorare la loro condizione di vita. I nostri fondi per ora non permettono di continuare alcun intervento e stiamo cercando di solleticare la provvidenza per sperare di poter fare qualcosa. Le case che vedete sono abitate da 6 a 10 persone, tra anziani, genitori e bambini. In questi prossimi giorni, dopo tante visite fatte, insieme ai responsabili Caritas faremo il bilancio della situazione per individuare una scaletta di interventi. Credo di aver già visto più di 200 situazioni nel bisogno e tra queste, almeno una quindicina sono davvero in condizioni disumane
Un grande grazie a tutti e specialmente un grande grazie personale al gruppo Missionario “Le formiche” per il loro sostegno e la loro bellissima testimonianza. Ho visto che il “Mission Rock” è andato benissimo. Invito tutti ad andare a vedere le foto del gruppo su facebook.
Non posso dimenticare la Comunità della parrocchia Sacro Cuore di Melzo che oggi conclude la grande festa patronale. Ho visto alcune immagini piene di gioia e di partecipazione. Ho visto don Domenico danzare, ho visto le immagini di tanti giovani presenti per animare la festa. Complimenti. Per ora mi accontento di guardare le foto su Facebook, ma forse l’anno prossimo…. chissà….
Un abbraccione per tutti e una benedizione haitiana in particolare per tutti i responsabili e in special modo per suor Carla e suor Pieralba
Con questo chiudo e spero che la novità dei filmati vi piaccia.
Orewa, n ap we anko, arrivederci!