SOUS RENMEN, ovvero SORGENTI D’AMORE
Questa mattina ho accompagnato don Giuseppe Noli a celebrare la Messa a Kot de Fer, una località che si trova ad un’ora di cammino dalla nostra parrocchia di Mare-Rouge. Siamo partiti alle 6.15, alla luce delle torce elettriche. Lungo la strada diverse persone già in cammino, anche due ragazze che si recavano alla fontana di Kot de Fer con le loro taniche da riempire e da riportare a casa piene e che hanno condiviso con noi l’ultima mezz’ora buona di tragitto. Non ho perso l’occasione di capire qualche parola in più di creolo e si sa che i migliori insegnanti sono i bambini. Verso le 8.15 abbiamo celebrato la Messa sotto un “anga” (hangar in francese), una tettoia provvisoria perché la chiesa è in fase di ristrutturazione. Don Giuseppe ha fatto una bellissima omelia sull’immagine di Dio Padre che fa sorgere il sole e cadere la pioggia sia sui buoni, sia sui cattivi. Così non bisogna soltanto “renmen” (amare) solo quelli che amano noi… L’immagine della pioggia e del sole che Gesù ha utilizzato al suo tempo qui ad Haiti è davvero attualissima. L’assemblea non si è persa nemmeno una parola.
Dopo la Messa, si è svolta la catechesi dei ragazzi, e io ho potuto salutare Wozlen (Roselina), la nostra insegnante di Creolo che fra l’altro è anche animatrice liturgica della comunità di Kot de Fer. Parlando di lei, qualcuno ha sottolineato che è l’educatrice scolastica della sezione speciale, quelli dei bambini “handikappè”… Ho detto che handikappè è un modo poco carino per definire questi bambini. Don Noli mi ha rassicurato che qui hanno coniato un altro termine ed è quello che ci tengono a far utilizzare: questi bambini sono “sous renmen” (francese: sorce d’amour), cioè “sorgenti d’amore”. Sono rimasto rapito da questo termine, davvero stupendo. Don Giuseppe ha aggiunto che ogni anno, in ogni comunità piccola e grande della zona si vive la festa dei “sous renmen”, dove questi bambini e queste persone anche adulte sono invitate a vivere una giornata tutta per loro con la partecipazione di tutte le famiglie e i vari operatori.
Sous renmen, perché grazie a loro la nostra capacità di amare è chiamata ad esprimersi, a mettersi in gioco, ad uscire allo scoperto e diventa rivelazione dell’amore di Dio
Grazie Haiti, ancora!
Nel pomeriggio ci sono state le confessioni e ho avuto la gioia di poter donare il perdono del Signore a qualche persona, facendomi aiutare dal francese che so. Sapete? Ho utilizzato l’immagine dei “sous renmen” dicendo ai miei penitenti che il peccato vuole renderci handikappè, ma Dio invece ci rende tutti “sous renmen”. Mi pare abbiano capito!
A proposito di Kot del Fer c’è da dire che quello della ristrutturazione della chiesa è un altro tra i numerosi progetti in corso . I lavori sono iniziati a Novembre e si spera di inaugurare la chiesa per Pasqua….
Quello che vedete è tutto lavoro manuale…. Le prime due immagini le ho scattate a Dicembre, le altre in questi giorni…
Grazie don Levi per i tuoi “Appunti di viaggio” che ci fanno conoscere , insieme a quello che don Claudio ci ha raccontato e a quello che ci manda via mail,la vita di questo popolo, che prima ci sembrava così lontano ed ora ci sentiamo già di volergli bene. Siamo contenti che tu e don Claudio condividiate insieme questa bella esperienza missionaria!! A noi non resta che ricordarvi ogni giorno nella preghiera ed aspettare le vostre testimonianze. Un carissimo saluto anche ai tuoi confratelli ed un abbraccio a tutti i bambini.