Yon bèl bagay pou nou
“Pè Noli te yon bèl bagay pou nou”, Padre Noli è stato una bella cosa per noi.
Così ha detto una mamma di Aksyon Gasmi nel suo intervento per ringraziare don Giuseppe Noli in partenza da Mar Rouge dopo 10
anni di splendido servizio. C’erano lacrime di commozione sincera e coinvolgente. Era il venerdì dedicato all’incontro periodico delle famiglie di aksyon Gasmi della zona di Mar Rouge, lì dove tutto è cominciato dal primo bambino di nome Gasmi afflitto da handicap grave e che don Noli ha voluto aiutare e che, dopo la morte del bambino, ha poi generato tutta una attività di sostegno e di solidarietà che è diventata con gli anni sempre più strutturata e allargata fino ad arrivare a centinaia di bambini e famiglie della zona. Uno dei “miracoli” di don Noli, forse il più bello e il più profetico. Scegliere i più poveri tra i poveri, i bambini con handicapp e metterli al centro dell’attenzione e della solidarietà di tutta la comunità. Don Noli ha portato un cambiamento irreversibile nella mentalità dei nostri haitiani riguardo al valore di una vita colpita da handicapp. Ora questi bambini sono chiamati “Sous renmen”, cioè SORGENTI D’AMORE e non più “andikapè”. Immaginate questo in una realtà piena di povertà, con il problema di riuscire a mangiare almeno una volta al giorno, dove è già un’impresa vivere giorno per giorno con quel pochissimo che si ha.
Comunque sarebbero tante le intuizioni “profetiche”di don Noli da raccontare e che la gente in questi giorni, nelle varie occasioni di saluto a don Giuseppe, ha espresso. “Qui non c’era niente per noi, ma il Buon Dio ci ha mandato don Noli che ci ha dato l’acqua, la scuola, il lavoro, la casa, … Ci ha fatto conoscere l’amore di Gesù… Finalmente c’è stata, dopo tanti anni, una cosa buona per noi, cioè Pè Noli…”.
Ho visto ripetersi il parlare commosso e riconoscente, di uomini, donne, bambini, anziani, persone con responsabilità nella comunità e tante persone semplici. Tutto questo con uno stile discreto, nello stile che ama don Noli e che la gente ha assunto e dimostrato in questi giorni.
E’ come se partisse il papà di tutti loro, davvero il “mon Pè”.
Io sono restato colpito da quel
modo semplice di dire, ma carico di profonda gratitudine:” Mesì Bondye pou Pè Noli, li te yon bèl bagay pou nou”. Ecco cosa siamo chiamati ad essere noi missionari qui: una bella cosa per loro, yon bèl bagay! Per un popolo che non ha niente, di cui nessuno si interessava, che è una nullità nel panorama mondiale, ecco che finalmente c’è stata una buona cosa per loro!
Don Noli, nell’omelia della sua ultima domenica qui da noi, Festa di Pentecoste e, guarda caso, festa per tutti i “sous renmen” della parrocchia, ha lasciato due indicazioni, quasi come un testamento spirituale e morale: “ cercate di avere fiducia gli uni negli altri (cosa difficilissima tra haitiani) e cercate di donare non solo di chiedere, perché scoprirete come il donare dona tanta gioia e che non è vero che si è così poveri da non poter donare niente a nessuno o a chi è più povero di noi…”.
Fiducia reciproca e dono … sono atteggiamenti contro-corrente per la mentalità haitiana dove non ci si fida neanche tra fratelli e sorelle nella stessa famiglia, dove la tendenza è quella del chiedere sempre, del cercare prima il proprio bene personale e che gli altri si arrangino.
A proposito rimane un altro “miracolo” di don Noli quello della raccolta di fondi, fatta qui a Mar Rouge per la popolazione del mantovano colpita dal terremoto del maggio 2012. Nella domenica prima del Natale dello stesso anno furono raccolti in un solo giorno 62.000 gourde, quando le offerte domenicali faticano ad arrivare a 1000. Haiti che ha aiutato l’Italia… ma guarda un po’! Haiti dopo neanche due anni dal suo terribile terremoto del gennaio 2010 con 220.000 vittime!!!
Ho passato questi tre mesi qui con don Noli e credo di aver imparato più che nei miei 29 anni di sacerdozio e soprattutto ho visto incarnare in un sacerdote il vangelo che predica!
Lui ama riassumere lo stile missionario con l’espressione: “ STARE ACCANTO”. Bisogna stare accanto, capire, ascoltare, accompagnare, … dare fiducia… fare in modo che siano loro stessi capaci di diventare protagonisti del loro presente e del loro futuro….
Grazie Pè Noli, vedremo di essere yon bèl bagay per la gente che hai servito con amore e che ora ci affidi.
Pè Noli parte sabato 14 per rientrare in Italia. Qui resta don Mauro Brescianini (suo grande amico e compagno di questa avventura missionaria ad Haiti) ad assumere la guida della missione, insieme a don Claudio Mainini (è stato operato agli occhi in Italia la settimana scorsa, sembra tutto bene, il 25 giugno la visita di controllo e poi speriamo torni presto, magari per la fine del mese) e al sottoscritto che per ora presta servizio qui con loro fino a nuovo ordine.
Se yon bèl bagay per Arcisate, l’ordinazione di don Matteo Resteghini. Auguri fratellino, ti passo il testimone del nostro caro paesello, ma ti invito a prendere, prima o poi, anche quello da “Fidei Donum” come con don Peppino e il sottoscritto.
Se yon bèl bagay pou nou poter vedere i mondiali di Calcio… abbiamo cercato di procurare il necessario per trasmettere su grande schermo per i ragazzi e la gente. Sono sicuro che anche qui tiferanno Italia (quando non gioca contro il Brasile, eh..eh..)…. Anche se con 6 ore di fuso orario da tenere presenti.
Ciao, aggiungo una galleria di immagini durante i momenti di saluto e di ringraziamento per don Giuseppe Noli
Grazie don Levi per questa pagina così bella!!!! Il missionario è colui che “sta accanto alla sua gente”, che con la sua presenza da sicurezza e aiuta a far si che ciascuno impari a camminare con le proprie forze con la certezza che c’è qualcuno che gli vuole bene.E la gratitudine che ha ricevuto don Giuseppe lo dimostra!!!!
bèl bagay… in brianzolo è “un bello e bravo ragazzo” e ci vedo don Noli parlare francese ravvivandolo con il brianzolo della sua terra!
E lasciare un segno profondo del suo essere “accanto” e “a favore” senza perdersi, anzi arricchendosi ed arricchendo, lasciando segni profondi da Huacho ad Haiti e ora in Africa!
E’ un vizio dei missionari e dei Fidei donum, ne ho anche in famiglia!
Buon viaggio don Giuseppe, semina e raccogli anche per noi