Kouche…Kouche!!!
Abbassatevi, mettetevi giù…..
Questo è il grido che risuonava sul pullman (proprio sul, nel senso che si viaggiava anche ben stipati sul tetto del pullman) quando i primi vedevano arrivare piante con rami più bassi. Allora si produceva una specie di ola, le teste e i corpi si abbassavano come un onda umana, uno dopo l’altro. A volte nemmeno questo è stato sufficiente perchè qualche ramata l’abbiamo presa un po’ tutti. Così abbiamo viaggiato, una trentina sul tetto del pullman aggrappati al portapacchi, e ben 90 dentro stipati come la carne Simmenthal per i 15 km del tragitto fin a Mol San Nicolà. Si trattava della gita al mare dell’oratorio estivo di Mar Rouge, organizzata da don Claudio,
insieme ai nostri cinque giovani volontari del CSI. Eravamo in 230 almeno e il pullman ha fatto due viaggi per portare tutti (perché un pullman si era guastato, come è normale qui da noi) con qualche clandestino che si aggiungeva qua e là.
In caso di bisogni fisiologici non è necessario fermare il mezzo, almeno per chi viaggia sopra il tetto (ed è un maschietto) è semplice. Un ragazzo sistemato vicino a me, nel momento in cui non c’erano piante basse in vista da schivare, si è alzato in piedi e ha prodotto un generosa fontana di pipi che ha innaffiato i bordi della strada e per fortuna il temibile getto non ha colpito nessun passante.
E’ stato divertente e mi sono fatto un’idea di come avvengono questi viaggi, quando durano non solo un’ora come il nostro, ma anche una giornata intera. Io mi sono ritrovato pieno di polvere e con qualche livido, ma contento di aver condiviso anche questo. Un giorno mi piacerebbe fare il viaggio Port au Prince-Mar Rouge, un viaggio di quasi 15 ore per fare 200 chilometri.
Al mare abbiamo scoperto che gli haitiani di Mar Rouge hanno un certo timore dell’acqua e non vanno se non dove l’acqua arrivava ad altezza del petto, tutti raggruppati vicino a riva. La loro gioia però è sempre comunque grandissima, sia a sguazzare nell’acqua, come a cantare a squarciagola dentro e sopra il pullman.
Questa gita è stata il culmine della intensissima esperienza di questo oratorio estivo haitiano e che ha visto Dario, Michele, Annalisa, Giulia e Federica totalmente
coinvolti in una dedizione davvero appassionata e generosa. Grazie a tutti voi, grazie al CSI e speriamo che l’esperienza possa continuare anche nei prossimi anni.
Mentre si faceva la verifica finale si è detto che cose come queste sono in fondo gesti profetici che provocano, che introducono qualcosa di nuovo in una situazione che rischia di restare ferma e rassegnata.
Dare attenzione, tempo ed energie per far felici più piccoli è senz’altro un segno che scuote, che invita a costruire un futuro a partire da chi è più piccolo. Ci vuole molto tempo per cambiare una mentalità secolare, ma l’importante è seminare con gioia. Ogni giorno poi, al di là delle cose organizzate e previste, ecco il dono di un continuo scambio di tanti sorrisi, strette di mano, sguardi, gesti inaspettati, tenerezze, attenzioni, confidenze, condivisioni, … una ricchezza umana e cristiana imprevedibile e incalcolabile… I nostri amici del CSI hanno tentato di dire questo in una poesia, perché altrimenti ci vorrebbero valanghe di parole. La condivido con voi.
AYITI
Un terremoto di sorrisi
e carezze di carbone
di acquazzoni a piedi scalzi
su una febbre di colori.
Figli della polvere,
di cocchi, rintocchi e di uragani,
orfani del mondo,
vestiti solo da battiti di mani.
Tra sassi rossi come il mare
all’ombra delle stelle
dove quello che ci unisce
è il colore diverso della pelle
Mister Caos e gli amici del CSI
La casa in via dei matti?
Don Mauro con il nostro ingegnere di fiducia Wisnell ha continuato in queste settimane il progetto case per le situazioni più urgenti e che da tempo chiedevano una risposta e grazie ai soldi arrivati dall’Italia e anche al contributo che avete dato a me da utilizzare abbiamo già potuto costruire e sistemare altre case.
Compresa quella che mi stava più a cuore, la famosa casa in via dei matti numero zero. Vedete le foto di come è adesso, finalmente una vera casa. Ho trovato la mamma e i bambini molto contenti. Ho ricevuto abbracci e baci di riconoscenza a nome di tutti voi.
Casa nuova vuol dire anche un salto di qualità nell’igiene e nella cura della persona. I bambini erano finalmente puliti e ben vestiti. La loro carica di voglia di vivere è sempre più forte che mai.
Vi aggiungo foto dell’altra casa già finita e poi la casa di mamoun (ragazza con handicap alle gambe che viene portata a Messa su una carriola) che è ormai a buon punto.
Grazie ancora a tutti
Sono arrivati gli amici di Abbiate Guazzone!
Via un gruppo di volontari eccone già un altro, questa volta sono i nostri italiani di Abbiate Guazzone che da anni vengono a Mar Rouge per dare una mano….. Sono arrivati ieri sera e dal primo impatto vi posso assicurare che ne vedremo delle belle sulla prossima puntata.
Un benvenuto ad Antonio, Alessio, Roberto, Alessia ed Isa. Già oggi si è sparsa la voce del loro arrivo e molti bambini sono gìà arrivati per salutarli e godere della loro simpatia.
Aggiungo ancora un pò di foto del nostro oratorio estivo abbiamo concluso Mercoledì regalando a tutti un simpatico braccialetto ricordo..
Incredibilmente vero!!!!! In missione succede proprio di tutto e
ogni giorno gli imprevisti danno quel tocco di”Bellezza” che fa sì che la monotonia non regni mai!!!!! Belle le foto, bravi gli animatori ed ora buon lavoro con il gruppo di Abbiate appena arrivato . Un saluto a don Mauro e a don Claudio.