Archivi autore: Don Levi

I PIEDI PER TERRA, TUTTO IL RESTO NEL CIELO

Piedi a terra, tutto il resto nel cielo.

 IMG_4486Parto con questa frase che viene dal mio tentativo di spiegare in Kreyol il mistero dell’Ascensione di Gesù al cielo durante la predichetta che ho tenuto nel celebrare la Messa nella frazione di Damè. Ho chiesto ai presenti, soprattutto ai bambini: “ Secondo voi dove comincia il cielo? Incomincia dall’alto, IMG_4445ben al di sopra di noi? Oppure… oppure…? Subito qualcuno mi ha preceduto e ha detto: “qui, dove finisce la terra!”. Esatto, proprio così, allora vuol dire che Gesù non è andato IMG_1546lontano da noi. Vuol dire perciò che noi abbiamo i piedi in terra e tutto il resto del corpo nel cielo. Vuol dire inoltre che noi respiriamo il cielo, il cielo è addirittura dentro di noi! Dalle facce dei presenti mi pare di aver detto una cosa bella per loro e nella loro lingua.

IMG_4538Più ci penso, e più vedo i nostri haitiani, più li interpreto un po’ così. Gente che ha i piedi per terra (con tutti problemi del vivere quotidiano, della povertà, delle privazioni…), ma con tutto il resto nel cielo, con il cuore e la testa nel cielo. Nonostante tutto, a volte, è come se una specie di strana leggerezza li accom-pagnasse. Non so come spiegarvi. Intanto posso dirvi che è gente che prega, che crede, che confida nel Buon Dio, che apprezza la religione e chi la IMG_4523rappresenta. Venerdì, in occasione della Novena di Pentecoste, abbiamo vissuto il primo incontro programmato di preghiera con la gente presso una famiglia. Si cerca così di essere presenti anche nelle diverse zone IMG_4532del territorio parrocchiale.

Don Mauro, che ha presieduto l’incontro, ha ringraziato la famiglia che ci ha ospitato perché ha fatto un grande lavoro di pulizia e riordino dopo le ultime piogge. Infatti, arrivati li, dopo venti minuti di cammino, abbiamo cosi trovato tutto pronto, tutto ben spazzato e con le sedie, sgabelli, coperte e tappeti per terra per dare a tutti un bel posto a sedere ..

IMG_4531Prima della preghiera ho cominciato a fare qualche foto e così la signora anziana che eviden-temente era la vera padrona di casa mi ha fatto capire di seguirla perché voleva mostrarmi con orgoglio il suo giardino, iIMG_4529 suoi legumi. La seguo e mi trovo davanti a qualcosa di indistinto tra cespugli, piantine di fagioli, alberi di banane e quant’altro. Non era certo il giardino che mi aspettavo, ma la signora era così orgogliosa di tutto questo che l’ho voluta immortalare insieme al suo “tesoro”. Piedi per terra, cioè l’attenzione alla terra perché produce ciò che serve per vivere, anche se costa tanta fatica e non IMG_4526sempre contrac-cambia tanto lavoro. Tutto il resto nel cielo perché questa signora si è poi rivelata capace di intervenire nella preghiera con il grande rispetto di tutti i bimbi e di tutti i presenti. Il suo carisma spirituale si notava nell’aria attorno a lei, nella quasi rispettosa reverenza di cui era circondata.

Forse aveva troppIMG_2802o la mente nel cielo l’autista della moto-taxi con la quale sono andato oggi a celebrare Messa nella cappella più lontana, quella di Lavaltye. Al ritorno, inseguiti fra l’altro da un bel temporale in arrivo, la moto si blocca… Agh.. Era finita la benzina!

Per fortuna a 100 metri c’era una
classica rivendita IMG_4548di benzina a tanichette. Tutto bene, arrivati in tempo proprio prima dello scrosciare di un violento acquazzone.

Mentre l’altro giorno, sempre per una celebrazione, un altro autista di moto-taxi mi ha fatto capire come la benzina IMG_2330si può risparmiare. Ha sfruttato il fatto che si andava in discesa e per quasi tutti gli undici chilometri siamo andati a tutta velocità e a motore spento. Ruote per terra e il mio sguardo IMG_3077verso il cielo perché vi assicuro che certe attrazioni di Gardaland impallidiscono rispetto a questo modo di andare in moto e su strade come le nostre. Al ritorno, invece, sempre per ottimizzare le risorse, l’amico pilota ha fatto salire con me un uomo di passaggio, così eravamo in tre sulla moto, una cosa P5071203normale da noi (ho visto moto con 4, o 5 persone… una volta con 6), la cosa strana era vedere un bianco tra due neri. Lungo la strada ci hanno indirizzato urla di sorpresa e qualcosa d’altro che per fortuna non ho capito.

IMG_4377 Uno sguardo al cielo per il nostro don Claudio Mainini rientrato in Italia per l’operazione programmata che speriamo risolva per sempre il suo problema agli occhi. Qui lo aspettiamo presto e speriamo che torni per la fine del mese, pronto a continuare l’avventura haitiana.

IMG_6066Uno sguardo al cielo per la parrocchia Sacro Cuore di Melzo che ha appena vissuto la festa patronale. Fatemi sapere come è andata!

foto-gruppoUn sguardo al cielo al “mio” gruppo missionario “Le formiche” che, da quanto vedo nelle _mail, è attivissimo come sempre, con tanto lavoro a terra, IMG_4540ma con lo spirito sempre ben piazzato nel cielo.

Uno sguardo al cielo per la mia piccola nipotina Elena. Ehi torna presto in forma! Se tu fossi qui ti faremmo la cura di mango, banane e riso con fagioli! Mi sa che è finita la fase “bradipo” e incomincia quella da signorina! Auguroni!!!

Uno sguardo al cielo per tutti gli amici e le amiche del blog.

Ah! Stavo quasi dimenticando! Uno sguardo al cielo per la nostra Italia, per i suoi governanti. Una preghiera e un incoraggiamento per tutti i nostri amici e amiche che hanno il coraggio di mettersi in gioco in un campo così difficile, vedi le ultime elezioni comunali!

QUANDO COMINCIA LA MISSIONE?

QUANDO COMINCIA LA MISSIONE?

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La Domenica andando alla Messa…

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Ragazzi niente foto scontate!!! Va bene così, mon Pè?

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Da che pulpito!?

Prosegue a tutto campo l’apprendimento della lingua e il fatto di aver cominciato a predicare qualche volta nei giorni feriali e, ormai, quasi tutte le domeniche, rende più veloce il tutto. Ancora non è possibile parlare in pubblico senza avere scritto quanto si è pensato. Si passa dal leggere senza quasi staccare gli occhi dal testo al parlare sbirciando il foglio con qualche licenza poetica e qualche improvvisazione che diventa sempre più spontanea. Il cammino è ancora lungo, ma promettente.

Formazione al lavoro per i giovani: taglio e cucito

Formazione al lavoro per i giovani: taglio e cucito

La cosa a cui tengo di più però è capire la nostra gente quando parla, non vedo l’ora di capire le loro conversazioni, di sentirmi raccontare la loro vita quotidiana, di cogliere il loro pensiero, la loro sensibilità… Qui siamo ancora sul difficile. E’ come per un cinese studiare l’italiano e poi cercare di capire un bergamasco stretto o un calabrese rustico, rustico.

Quando comincerà la mia missione? Forse è già cominciata nell’offrire a chi mi incontra il mio sorriso, il mio desiderio di capire e apprendere, forse è già cominciata nel pregare insieme con la stessa lingua…

L’altro giorno però ho ricevuto una lezione indimenticabile.

Don Mauro con un gruppetto in preparazione alla Prima Comunione

Don Mauro con un gruppetto in preparazione alla Prima Comunione

Eravamo andati nella cappella della frazione di Dame per un pomeriggio di ritiro spirituale per i ragazzi che domenica hanno celebrato la Prima Comunione. Don Mauro ha tenuto l’incontro e poi abbiamo confessato un po’ di ragazzi.

Nello stesso momento c’era giù IMG_4348nell’angar (tettoia per gli incontri) una riunione dell’ Azione Gasmi (Aksyon Gasmi), cioè l’iniziativa parrocchiale guidata da Madda per i bambini colpiti da handicap e le loro famiglie. Sono passato per IMG_4346salutare e così Madda mi ha chiesto di presentarmi all’assemblea. Ho farfugliato qualcosa di semplice.  Poi Madda mi ha detto” Non ti offendere, don. Vorrei presentarti io, in un modo speciale”. Ho risposto “va bene, non c’è problema”. Ha IMG_4347detto ai presenti: “ Guardate Pè Levi, cosa vedete in lui, guardatelo bene bene”. Hanno cominciato a dire che ero pelato, che avevo barbetta e baffi,.. Io poi ho esibito i muscoli tanto per far sorridere. Madda ha insistito: “Guardatelo bene, IMG_4350guardate le sue labbra…”. Allora ho capito cosa voleva far notare. Così io stesso ho indicato il mio labbro superiore e il segno della mia vecchia menomazione, quella del labbro leporino. Tutti, a questo punto han detto: “ si, si.. lo vediamo ha il labbro così…”. Nel gruppo c’era una mamma con la sua bambina in braccio, entrambe con un vistoso sintomo di labbro IMG_4343leporino, con il labbro diviso in due tanto da lasciar vedere denti e gengive. Così Madda ha potuto dire a loro e gli altri: “Vedete Pè Levi? Anche lui aveva un problema come il vostro. Ma grazie a chi lo ha aiutato è diventato addirittura P5071176un missionario, parla benissimo e sa anche cantare bene. E ora è qui per volerci bene e aiutarci. Non dovete arrendervi perciò e dovete credere che se ci aiutiamo tutti insieme possiamo affrontare e risolvere tanti nostri problemi!”.          Non mi ricordo se c’è stato un applauso, perché il mio cuore ha cominciato ad elaborare e la mia mente a viaggiare sul significato di quanto era appena successo!

P5061140Così è iniziata la mia missione! Non per qualcosa di straordinario che ho saputo dire e fare, ma a partire dal punto più debole, da quel difetto che in fondo, in fondo, non ho mai accettato del tutto.  Così un mio handicap, una “disgrazia” naturale è diventata il mio primo annuncio di speranza per i più poveri.  Ma guarda un po’!

IMG_4406Grazie Madda, grazie amici dell’Aksyon Gasmi. Volevo evangelizzare, ma sono stato anzitutto evangelizzato.

Dopo questo, ogni famiglia ha cominciato a presentarsi agli altri, a raccontare la propria storia, a mostrare, senza vergogna, il proprio handicap o quello dei propri figli.

Il vangelo ha continuato così                           la sua corsa…

CHE VITA!!!

IMG_0571CHE VITA!

In questi giorni ha piovuto con abbondanza, anche tutta la notte. Tutto questo ha reso il clima un pochino uggioso, quasi autunnale. Ma poi, si sa, nei Caraibi il sole IMG_0686arriva presto a splendere, ad asciugare, a regalare mille colori. Allora, cambiamo registro!

CHE VITA! Potrebbe essere l’esclamazione in negativo che deplora una vita sfortunata, carica di problemi e di preoccupazioni. Potrebbe essere l’esclamazione più spontanea per noi italiani quando scopriamo e vediamo le condizioni di vita di tanti nostri haitiani.

IMG_0487CHE VITA! Viene però da dire così anche in tutt’altro senso. Nel senso dell’ammirazione per la loro voglia di vivere e per come sanno gridare al mondo che li circonda, nonostante tutto, la loro voglia di vivere.

IMG_3644CHE VITA! Soprattutto nei giovani, nei bambini! Ad haiti la popolazione giovanile è praticamente il 50 %, un haitiano su due non ha più di 25 anni.

CHE VITA! Haiti ha questo IMG_3561tesoro di vita, di energia che sprizza dai suoi bambini e dai suoi giovani che è sorgente di speranza, nonostante tanta povertà e miseria.

Certamente non sempre è così. Quando non mangi per un giorno o due è difficile sprizzare energia, ma, in ogni caso, loro sanno sopportare le privazioni in un modo che noi non possiamo nemmeno immaginare.

CHE VITA! Ieri l’ho detto quando sono passato con la Jeep per andare a IMG_3608celebrare la Messa domenicale nella nostra cappella più lontana, a Lavaltye. Arrivato nella zona abitata, ecco spuntare i bambini che come al solito corrono verso la macchina per chiedere di salire. E’ un rito gioioso al quale noi missionari non ci sottraiamo. Allora su, tutti insieme, finché c’è posto! Ieri poi, due bambine, pur di non perdere il passaggio in Jeep, sono corse fuori dalla casa seminude con i bei vestitini bianchi da festa svolazzanti in mano e hanno finito di vestirsi in Haiti Dic 2013 (198)macchina. Lì a Lavaltye, l’assemblea è formata quasi tutta da bambini ed è una bella impresa tenerli tutti partecipi e attenti.

CHE VITA! Ieri, come ogni 18 maggio, c’è stata la Festa del Drapo, cioè della bandiera. E’ IMG_4303tra le feste più attese dell’anno perché celebra l’orgoglio di essere una Nazione libera. I giovani sono i più sensibili a festeggiare, preparano canti e danze per la sfilata, i vari gruppi fanno a gara per l’esibizione più grandiosa e pittoresca. Questo avviene un po’ dappertutto, anche nelle frazioni più piccole. Da noi il gruppo più coinvolto è il KIRO, un gruppo numeroso di ragazzi e giovani della parrocchia che assomigliano ai nostri scout. Dopo la Messa hanno sfilato, cantato e danzato per ore nelle strade di Mar Rouge. Lungo la giornata sono arrivati anche altri gruppi venuti dalle frazioni.

IMG_4293Noi italiani ci siamo stupiti per tanta energia e vivacità, per così tanto entusiasmo nei confronti di un paese che, per ora, sembra incapace di offrire risposte vere alla loro voglia di vita.

Ecco allora alcune immagini per dire insieme a noi “CHE VITA”!

Papa Nou…

IMG_4077Papa Nou ….Padre Nostro

Papa Nou ki nan syel la…. Sono le parole del Padre Nostro in Kreyol che ancora risuonano nel mio cuore. Così abbiamo pregato ieri IMG_3455insieme ai nostri volontari italiani nella cappellina delle piccole sorelle, la comunità di suor Luisa che siamo passati a salutare a Port au Prince. Oggi i nostri volontari tornano in Italia ed è stato davvero bello vivere con loro il servizio verso i piccoli disabili di Aksyon Gasmin nella nostra zona di Mar Rouge. Abbiamo scelto così di pregare insieme con la semplicità e la grandezza del Padre Nostro, utilizzando il Kreyol dicendo noi (esperti.. eh..eh.) una frase alla volta e loro a ripeterla.

IMG_4012Questo perché, come sempre dovrebbe essere, dopo un’esperienza così si arriva a comprendere meglio il senso di quel dire “Nou”, cioè “Nostro”… Quel “Nou” si allarga ora a tutte le persone incontrate in questi giorni, a tutti i bambini a cui i nostri volontari hanno dedicato tutte le loro energie, le loro capacità professionali, tutto il loro amore. In quel “Nou” ci siamo anche noi, Don Giuseppe Noli, don Mauro, Madda, don Claudio, il sottoscritto… Perché con questi nostri amici italiani, il dottor Carlo, la moglie dottoressa Caterina, Elisabetta, Teresa e Celeste, si è stretto un vincolo davvero fraterno. Ci siamo salutati con un abbraccione stretto stretto, con un po’ di sana commozione e il desiderio di rivederci presto o in Italia o qui ancora per portare avanti il progetto di Aksyon Gasmin.

Loro partono, noi restiamo, tutti con il cuore dal “nou” più largo e più accogliente che mai.

IMG_3523Grazie davvero amici, vi aspettiamo per le prossime avventure e per il bene dei più piccoli e dei più poveri che il Padre predilige.

Vi lascio un po’ di foto che testimoniano il lavoro svolto da questa “equipe fisioterapeutica” che ha donato agli operatori locali guidati da Madda un’altra bella chance per migliorare il proprio servizio, per capire i bambini disabili (a centinaia nel nostro territorio), cogliere insieme alle famiglie i progressi che questi piccoli possono fare per compiere qualche passo in più verso una vita migliore. A volte questo vuol dire semplicemente camminare meglio, poter restare seduti su una sedia, mangiare da soli, farsi capire con qualche parola nuova o con una gestualità più comunicativa, svolgere qualche piccolo servizio in casa… Mi piace anche ribadire, come ama sottolineare Madda, che tutta questa attenzione “privilegiata” per i disabili , i “sous renmen”, aiuta i nostri cari haitiani a crescere nella sensibilità e nel rispetto per la vita e così diventa come una profezia provocante sulla possibilità di un futuro migliore per tutti.

TANKOU SUPERMAN

TANKOU SUPERMAN

IMG_1326“Tankou Superman”, così come Superman. Si tratta di un’espressione che ho utilizzato maldestramente nell’omelia di domenica. Maldestramente perché questo riferimento a Superman nessuno lo ha capito nell’assemblea. Io l’ho utilizzato IMG_3476perché ho visto diversi ragazzi di qui indossare la classica t-shirt blu con la mitica S del supereroe planetario.
Probabilmente la indossano senza farsi troppe domande sul suo significato.
Stavo parlando di Gesù Risorto circa l’episodio di Emmaus. Avevo esordito bene nel dire che qui ad Haiti la gente cammina moltissimo, perché non ci sono macchine, ecc… L’assemblea annuiva con il capo, dicendomi:” E’ così… E’ così…”. Poi ho detto che anche ai tempi di Gesù si camminava molto e infine che anche Gesù era uno che amava camminare.IMG_2009
Addirittura lo vediamo camminare anche da Risorto, ad esempio con i due discepoli di Emmaus. Poi ho voluto rimarcare il tutto dicendo che
Gesù Risorto, se voleva, poteva volare “tankou yon avion” (come un aereo) … Qui già qualcuno aveva fatto una faccia strana giustamente perché molti non hanno mai visto un aereo… Poi ho esagerato nel dire “tankou Superman”… Qui dovevate vedere le facce che dicevano “ma che sta dicendo? Cos’è questo Superman?”… Io poi che facevo il verso di superman quando vola… I bambini almeno si sono divertiti a vedermi fare quel mimo…
Devo dire che poi me la sono cavata benino per essere la terza volta.
Penso che abbiano notato tutto il mio desiderio di comunicare nella loro lingua.
IMG_3318Don Claudio ha celebrato anche lui da solo in un’altra cappella più lontana e mi è sembrato molto contento.

Qui ad Haiti, in questa zona povera e fuori dal nostro mondo abituale dobbiamo ancora imparare tantissimo sul loro modo di intendere la vita, sui loro riferimenti culturali, anche se, qualche missionario esperto, come don Noli o don Mauro, dice spesso che è quasi impossibile capire cosa passa per la testa di un haitiano.
Vedremo…

IMG_3175Tankou superman potrebbe essere anche il nostro modo di proporre attenzioni e servizi che qui ad Haiti erano davvero sconosciuti e incomprensibili. Penso a tutto il lavoro iniziato da anni in parrocchia e poi in tutta la IMG_3187zona per far maturare l’attenzione verso i bambini colpiti da handicap. Un bambino disabile è il povero tra i poveri. Normalmente è visto come una disgrazia che colpisce la famiglia e può essere  lasciato sdraiato su una stuoia  stesa sul pavimento in un angolo buio della casa. A volte è come lo si lasciasse morire poco a poco. Tanti di loro non superano i primi anni di vita.
Voi immaginate l’effetto profetico e dirompente che ha avuto e sta avendo tutta l’attenzione privilegiata messa in atto dalla nostra Madda che è la principale IMG_3199responsabile, che dona tutta se stessa perché questi bambini siano considerati come persone, siano amati, siano visti come un dono e non una disgrazia. La parrocchia di Mar Rouge ha deciso da tempo di privilegiare
IMG_3234questa attenzione in molti modi e con molte risorse. In mezzo a tanta povertà chi “privilegiare? I poveri tra i più poveri, naturalmente!
Tankou superman sono sembrati i nostri carissimi volontari arrivati dall’Italia, il pediatra dottor Carlo e sua moglie Caterina, esperti in riabilitazione motoria dei bambini, insieme a Elisabetta (era stata già qui da noi per un servizio di ben 6 mesi), Teresa e Celeste, due giovanissime IMG_3245stagiste che preparano sul campo la loro tesi universitaria. Madda ha con loro una collaudata collaborazione e ha potuto far tesoro della loro presenza per la formazione di operatori locali e per visitare, assistere nella fisioterapia e offrire soluzioni per diversi casi difficili sparsi sul territorio. IMG_3254Questi volontari sono davvero un gruppo stupendo, si stanno dando da fare in mille modi, e davanti a tanto bisogno a volte sembrano come sopraffatti dai limiti di tempo e risorse. Tante volte avvertono che il loro modo di operare è fin troppo rispetto a ciò che la gente di qui farebbe per bambini così. A volte le famiglie non capiscono perché è meglio insegnare a stare seduti o a IMG_2991tentare di farli mangiare da soli… come a dire: “tutta fatica sprecata, tanto non capiscono nulla, tanto non cambierà niente…”. E’ anche vero, parola loro, che questi bambini haitiani reagiscono più prontamente agli stimoli e danno risultati più sorprendenti rispetto ai bambini italiani.
IMG_2933Tankou superman, così i nostri volontari vorrebbero essere per moltiplicare energie e capacità di intervento, ma Superman è una finzione fumettistica, non esiste. Oppure si, Superman esiste: quando una persona fa tutto il suo possibile e nel migliore modo possibile credo che sia già più che un Superman!
Grazie carissimi volontari e a tutti quelli che verranno qui da noi a fare lo stesso. In questi giorni seguirò più da vicino il lavoro di Madda e dei nostri volontari così potrò regalarvi qualche altra informazione e qualche bella immagine.

 

IMG_3394Tankou superman anche nel rendere visita ai malati. Questa mattina ho accompagnato don Mauro insieme ad un gruppo di volontari della parrocchia che ci hanno guidato. Abbiamo camminato per tre ore su e giù per una zona “rurale” della parrocchia. Ho portato la macchina fotografica come al solito, ma non ho potuto e voluto ritrarre certe situazioni all’interno delle case anche per rispetto e pudore. Povertà e malattia sono un binomio micidiale, che colpisce il cuore e fa venire il magone.
Anche qui, avere dei super-poteri come Superman renderebbe tutto più facile.
Abbiamo però il potere della fede, della solidarietà sincera e fattiva, della presenza del Risorto, che non è poco!!!

Alcune foto del giro per gli ammalati

STARGATE

STARGATE… La porta per le stelle images4HZ0185R Vi ricordate il film di fantascienza che poi ha dato origine anche ad alcune serie di telefilm? Io ricordo bene il primo film interpretato dal mitico Kurt Russell. Una civiltà venuta dallo spazio aveva lasciato uno strano gigantesco anello di pietra, con dei simboli molto simili alla lingua geroglifica degli antichi egiziani. Una volta studiato, si è riusciti a far funzionare questo straordinario reperto archeologico e… voilà! La possibilità di passare attraverso questo portale spaziale ed essere proiettati in una altro mondo, un altro pianeta sperduto nello spazio, in pochi secondi, viaggiare lo spazio di migliaia di anni luce…

Gomma forata, eccoci dal "gommista" a port de Paix

Gomma forata, eccoci dal “gommista” a port de Paix

A volte mi sembra davvero che Haiti sia lontano anni luce dal nostro mondo, dalla nostra Italia. In questi giorni sono a Port au Prince, la nostra capitale, per la questione dei documenti. Abbiamo trovato l’ufficio immigrazione chiuso per IMG_2792una ristrutturazione del sistema informatico. Dopo aver fatto 8 ore di viaggio in Jeep, per percorrere i 200 Km che separano la capitale da Mar Rouge, scegliendo di fare il percorso più lungo, ma meno problematico viste le

Centro città con i resti della Cattedrale distrutta dal terremoto

Centro città con i resti della Cattedrale distrutta dal terremoto

abbondanti piogge di questi giorni, con foratura gomma compresa, abbiamo deciso di restare ospiti dei padri Camilliani e rimandare a lunedì il procedimento. Abbiamo potuto fare, nel frattempo, un po’ di commissioni per la nostra missione, assistere una nostra ammalata di Mar Rouge che era scesa IMG_2948con noi in capitale e aiutarla a fare le varie visite necessarie in vari centri medici della città e anche fare qualche acquisto personale. La città è un continuo formicolaio di persone che si arrabattano per sopravvivere. Poi ci IMG_2977sono i contrasti con aspetti di ricchezza o di ostentazione, tipici di queste megalopoli da terzo o quarto mondo. Ho provato l’ebbrezza di fare un mio primo acquisto presso un gruppo di baracchini lungo la strada perché cercavo dei pantaloni leggeri… Con me c’era suor Luisa che ha saputo tirare il prezzo fino al 50 %.. La cosa simpatica è stato il momento di provare la misura. Mi hanno mandato dietro un portone dove altri uomini in IMG_2976mutande come me provavano i vestiti. La signora che mi doveva vendere i pantaloni naturalmente è venuta anche lei a “controllare” ed è stata lì tutto il tempo senza preoccuparsi del mio essere in mutande, temeva forse che gli fregassi i pantaloni. Tutto normale ad Haiti.   IMG_2807Per tornare allo STARGATE, mi ha fatto riflettere un dato: ad Haiti, e in particolare nella capitale, sono presenti qualcosa come 5000 organizzazioni straniere che, a vario titolo, aiutano gli haitiani. Tutto il mondo è rappresentato, qui sono arrivati anche dai posti più lontani del pianeta, grazie allo STARGATE della solidarietà. Tutto questo sta cambiando la situazione? Mah!! Forse il troppo ingorga, forse non c’è la capacità di IMG_2880coordinare tutte queste belle opere… intanto gli haitiani cercano di galleggiare e di sopravvivere come hanno sempre fatto… a dispetto delle ondate di aiuti e di corruzione. Penso che questo stesso blog che cerco di mantenere vivo sia come uno STARGATE che permette a tutti voi che siete oltre oceano di sentirvi trasportati qui con un clic del mouse e con una sbirciatina alle nostre immagini prese in diretta. Anche questo STARGATE serve, nel suo piccolo, a tenere in contatto due mondi così differenti. Vi ringrazio di mantenere aperta la comunicazione e degli scambi di affetto e solidarietà. A questo proposito, l’altro giorno ho ricevuto una letterina di Federica, una ragazzina di Arcisate che mi ha raggiunto con queste parole:

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Il gruppo di volontari italiani venuti a fare formazione ai nostri di Mar Rouge su iniziativa di Madda

“Mi chiamo Federica e finalmente il 3 maggio riceverò la Prima Comunione e la Santa Cresima. Il mio padrino sarà il mio caro zio GianEnrico che, sono sicura, mi accompagnerà al mio incontro con il Signore con tutto l’amore possibile. Proprio per questo avrei piacere di fargli un regalo speciale, non uno di quelli che tutti lasciano nell’armadio a impolverarsi, vorrei IMG_2927qualcosa che lasciasse il segno… Per questo ho chiesto a Pia di farti avere una piccola donazione che vorrei fosse destinata ai bambini di Haiti affinché possano imparare un lavoro per migliorare la loro condizione di vita, che li tolga dalla strada e gli faccia vivere una vita dignitosa. Sono sicura che lo zio sarà contento di sapere di avere “indirettamente” aiutato altri bambini e che l’avere accompagnato me davanti al Vescovo avrà un eco fin dall’altra parte del mondo. Ti ringrazio per l’aiuto e ti auguro tanta gioia in quello che fai.  Tanti saluti, Federica”. IMG_2979Grazie a te, cara Federica … Grazie a tutti voi che utilizzate lo STARGATE del vostro cuore e che ci mandate tutto ciò che rende presente e vivo l’amore del Risorto. Noi, dall’altra parte del mondo vi rimandiamo la gratitudine dei nostri poveri e il nostro impegno IMG_2835_cra non lasciare nulla di intentato perché anche da questa parte arrivi il giorno in cui sarà Haiti a utilizzare lo Stargate della solidarietà cristiana per aiutare gli altri ( a proposito, i nostri haitiani di Mar Rouge, hanno già aiutato i paesi del mantovano colpiti dal terremoto del 2012, così come hanno raccolto offerte per gli abitanti delle Filippine colpiti dal tifone del 2013… i poveri capiscono i poveri…).

LAPLI TOMBE…

LAPLI TOMBE POU SA….
Cade la pioggia per questo tutto si ferma.

 Sta piovendo bene in quIMG_1220esta mattinata e non siamo ancora abituati nel constatare che a causa di questo tutti restano nelle loro case, le scuole sono ferme, così le riunioni previste saltano… Qui è naturale che sia così, IMG_2545nessuno se ne fa un problema, quando piove è la pioggia che fa il lavoro più necessario, perché l’acqua è davvero la vita. E’ tutta grazia di Dio per le coltivazioni che cominciano a germogliare, come i fagioli IMG_2563(chiamati “pwa”), come il mais, come la manioca, come il caffè….

Tutto questo è una lezione di vita, qui la natura dice la sua e l’uomo obbedisce con rispetto e gratitudine. IMG_1669Qualche settimana fa però la pioggia era stata così violenta che in certe zone gli agricoltori hanno dovute riseminare le piantine portate via dall’acqua.

In quella stessa occasione, si è verificato un grosso problema alla sorgente d’acqua dalla quale noi prendiamo tutta quella necessaria per i vari punti di distribuzione. Della terra è filtrata nelle canalizzazioni e ha sporcato la cisterna principale rendendo l’acqua inservibile. Ci sono voluti dei giorni per pulire la cisterna e ripristinare la distribuzione per tutta la gente.
Per ora, l’acqua caduta ha riempito le cisterne e non c’è problema per l’utilizzo, vedremo nei due mesi critici di luglio e agosto.
IMG_1831Qui, in questa zona di Haiti, si impara ad apprezzare la natura nella sua bellezza e nella sua severità.
A proposito di bella natura haitiana, ieri, io e don Claudio, abbiamo voluto prenderci qualche oretta
per  vivere, IMG_2729 anche qui ad Haiti, la gita fuori porta in occasione della “pasquetta”.
Siamo andati in jeep a Mol Sen Nicola, dalle suore italiane Missionarie della Chiesa per trascorrere un po’ di tempo con loro in riva al mare e pranzare con del buon pesce appena pescato. La loro presenza in questa missione a circa un’ora di macchina da noi dura da soli due anni e la gente sta apprezzando tutto quello che fanno e soprattutto il loro stile sempre amabile, generoso e attento.

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Abbiamo preso un granchietto!

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Appena pescato! Non sarà mica uno squaletto?

Suor Gabriella, Suor Rosalia, Suor Mariarosa

 

 

 

 

 

 

 

IMG_2715Dal sole di ieri,  alla pioggia di oggi…

 

 

Quindi oggi è tempo buono per studiare il Kreyol. Noi stiamo facendo progressi sempre più incoraggianti. Domenica abbiamo celebrato la Messa di Pasqua, ciascuno in un villaggio diverso, con tanto di prima omelia in lingua. E’ stato emozionante. Ora siamo lanciati e chi ci ferma più?

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don Levi con Elimè, sacrista tuttofare di Kot de Fè

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Chiesa di Kot de Fe non ancora ultimata. Dopo la celebrazione tutti a dare una mano a riportare fuori le panche

 

 

 

 

Domani mattina partenza per Port au Prince per sistemare la questione dei documenti. Resteremo in IMG_1129capitale fino a domenica. Prendiamo l’occasione di andare insieme alla nostra infaticabile Madda che ha organizzato alcuni giorni di formazione dei nostri operatori nel campo dell’attenzione ai “Sous Renmen” e alle varie forme di disabilità che colpiscono i bambini. Arrivano dall’Italia alcuni volontari espertP4041073i che terranno gli incontri in capitale dai padri scalabriniani e che poi ospiteremo su da noi nei giorni successivi…

 

 

Vi regaliamo qualche bella immagine… lo so che sono fonte di invidia, ma è per mostrarvi che, almeno in questo, gli haitiani della nostra zona sono ricchi.

Grazie ancora per tutti i vostri messaggi di auguri e per il vostro sostegno.
Da qui si prega in Kreyol anche per voi perché, come tutti sappiano, Dio ascolta in modo privilegiato la lingua dei più poveri.

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ALMENO UN BACIO

ALMENO UN BACIO…

IMG_2377Almeno un bacio. Così tante volte ho interpretato il bacio che viene dato al crocifisso esposto nelle chiese. Come se Gesù domandasse almeno questo visto che non siamo capaci di rispondere al suo amore così grande, così incredibile. Dopo aver contemplato la sua Passione, dopo aver rivissuto le sue ultime ore di vita, dal Cenacolo al Calvario, io ho spesso provato profonda commozione e soprattutto mi sono sentito spesso inadeguato a corrispondere, al mettere in pratica il suo detto” chi mi vuol servire, prenda la sua croce e mi segua”. Essere ad Haiti in questo momento mi regala emozioni nuove, mi fa percepire il mistero dell’amore di Cristo Crocifisso in un modo inedito.

IMG_2376Ad esempio, ieri, per il Giovedì Santo siamo stati a Port de Paix per partecipare alla Messa Crismale con il nostro Vescovo Pier Antoine Polo e gli altri sacerdoti della diocesi di cui facciamo parte, una trentina circa. (Partenza in Jeep alle 4,30 del IMG_2369mattino per essere là prima delle 7,00 ora stabilita per il ritrovo. La celebrazione è iniziata poi alle 7.45 ed è terminata verso le 11.00). Grande cerimonia, una bella predica di 50 minuti, la gioia dell’abbraccio di pace con gli altri sacerdoti haitiani: “bon fèt, ..Kè poze…. Buona festa, che il tuo cuore sia sereno, posato, nella pace….”. Lo strano saluto all’haitiana tra noi sacerdoti e non solo, vescovo compreso, con la testa dell’uno che picchia sulla testa dell’altro, a destra, a sinistra e sulla fronte…e belle strette di mano…

Finita la celebrazione è stato offerto un buon panino e una bibita.

IMG_2379Mentre attendevamo la nostra Jeep che era stata utilizzata nel frattempo per varie commissioni (bombola del gas, rifornimento gasolio, accompagnare una signora per una visita all’ospedale, …) alcuni ragazzini e ragazzine alla vista di noi bianchi hanno cominciato, come al solito, a chiedere qualcosa, a dire il classico” grangou” che indica la fame e il buco nello stomaco. Don Claudio ha potuto offrire delle caramelle che aveva nello zaino (averne sempre qualcuna è buona regola), poi il gruppo è aumentato e così anche la loro insistenza. Don Claudio, come sa fare benissimo, ha cominciato a intrattenersi con loro, con versi, battute, IMG_2380risposte simpatiche… Credo che questo, al di là, del non ottenere null’altro da noi, facesse piacere ai ragazzi. Mi è sembrato che, alla fin fine, non cercassero solo qualcosa. Secondo me era comunque una buona cosa che dei bianchi “perdessero” un po’ di tempo per scherzare con loro.     Io, naturalmente, ero fonte di attrazione per l’uso della macchina fotografica: “foto.. foto, mwen menm…”. Cosa particolare era il loro cercare contatto con le mani, ci toccavano i peli delle braccia, ci accarezzavano la testa… Poi la mia così pelata doveva essere particolarmente interessante visto come la accarezzavano di continuo…

IMG_0985Arrivato il momento di partire, mentre stavo per salire sulla Jeep, dopo aver detto no a tantissime altre richieste fatte a mitraglia, dallo zaino all’orologio, la più grande del gruppo mi fa una richiesta davvero inaspettata. Mi porge la guancia e mi chiede almeno un bacio!

Gli ho dato quel bacio che, credetemi, non riesco a dimenticare.

Così ho pensato ancora al bacio che oggi diamo al Crocifisso… “almeno un bacio”.

IMG_2497Buon Venerdì Santo

 

 

 

 

Aggiungo un po di foto della nostra Via Crucis del Venerdì Santo iniziata verso le 14.30 in una zona periferica di Kot de Fè…. Poi giunti all’ANGAR (cioè la tettoia che fa da chiesa) abbiamo celebrato la Passione di Gesù, presieduta dal nostro  don Mauro (don Giuseppe e don Claudio erano impegnati a Mar Rouge) con tanto di bacio  al Crocifisso… Il tutto è terminato verso le 18.00

N’AP ANTRE NAN SEMAN KI SEN, ENTRIAMO NELLA SETTIMANA SANTA

IMG_1965CATECHISMO

Stiamo cercando di scoprire come viene proposta la catechesi qui da noi. Normalmente i gruppi che si preparano ai sacramenti si trovano al sabato mattino, verso le 7.30. Si possono avere età molto differenti nello stesso gruppo di catechesi perché ciascuno ha cominciato l’itinerario quando ha potuto, allora succede che si preparino IMG_1970insieme alla Cresima ragazzi che vanno dai 10 ai 17 anni e anche più. Il metodo per la proposta di fede è purtroppo nello stile usato a scuola: ascoltare il catechista e ripetere quello che dice di ripetere. Il problema grosso è che mancano libri e strumenti diversi, non hanno l’abitudine a leggere perché non ci sono libri, oppure non possono permetterseli. Don Noli e don Mauro hanno fatto stampare in Italia le copie dei catechismi proposti dalla Commissione Episcopale Haitiana, per poterli distribuire ai ragazzi. Li stiamo leggendo, trovando che sono ben fatti, nello stile di quelli usati da noi negli anni 70/80 (che io ancora prediligo).
Ci sono delle guide per i catechisti molto ricche e interessanti.
IMG_1971Le immagini utilizzate sono semplici e sono chiaramente adattate al contesto haitiano, con le persone di colore, compreso Gesù che è più “abbronzato” che nei nostri catechismi europei.
Questo è un settore mi ha sempre interessato e al quale sogno di dare il mio contributo.

CONFESSIONI

IMG_1509Anche noi due, ultimi arrivati, abbiamo potuto confessare alcune persone e soprattutto diversi ragazzi e ragazze. Davvero è difficile ancora capire cosa dicono, anche perché, a parte il kreyol , tendono a parlare con la testa bassa e a dire i peccati sottovoce, quasi con vergogna. Più passa il tempo e più si capisce cosa dicono. Sono le solite cose che sentiamo anche dai nostri ragazzi che vivono IMG_1498in Italia. C’è sempre il problema del non litigare con fratelli, sorelle, cugini … che però, qui da noi, abitano spesso insieme in una specie di famiglia allargata, condividendo degli spazi davvero piccoli. C’è chi ha confessato di aver lanciato sassi (Woch yo) a degli animali che sono liberi di andare e venire: maialini, galline, capre, ecc…  Alla domanda: preghi ogni giorno? Sempre la risposta è sì. Mi pare di avere intuito che è buona abitudine, qui da noi, pregare insieme con tutta la famiglia ogni sera. Su questo abbiamo da imparare, da loro, vero?

Seman Ki Sen, la Settimana Santa.

IMG_1Stamattina, Domenica delle Palme (Dimanch Ramo), abbiamo partecipato alla Messa di Mar Rouge. Il ritrovo era alle 7.00 presso il cortile della scuola statale. La gente è arrivata e si è formato un fiume di persone, io penso quasi un migliaio. Qui ad Haiti non ci sono gli ulivi, ma anche se le palme abbondano, la gente non ha utilizzato granché il segno dei rami. IMG_2028Poche foglie di palma dunque, con il particolare che molti hanno intrecciato queste foglie da mettere al collo e formando delle croci. Deve essere una loro tradizione. Lascio alle immagini di descrivere la celebrazione presieduta da don Giuseppe Noli, che è durata quasi 4 ore. I giovani hanno avuto il compito di animare i canti e le varie introduzioni. Così come un giovane ha fatto il IMG_2049servizio fotografico che vedete (ha utilizzato la mia macchina… imparerà…). E’ stato letto il messaggio del Papa tradotto in Kreyol. Don Noli ha fatto davvero una bella omelia, non solo per i contenuti, ma anche nella modalità. A volte mi chiedo dove trova tanta voce e forza, visto quel poco che mangia e il suo fisico così esile. Una bella scuola per noi missionari apprendisti.

IMG_2108Nel pomeriggio un segno di Ban Rara, cioè una manifestazione che con canti, ritmo e musica, contesta il “Dio dei bianchi”. Dicono che è un loro modo di rispondere alla nostra processione con i rami fatta al mattino. Sul numero di partecipanti non c’è confronto, ma il segno che lascia è sempre provocante, almeno per me. Don Mauro e don Noli dicono che in occasione della Settimana Santa questo tipo di manifestazioni legate al mondo vuduista si intensificheranno.

IMG_2141Nel pomeriggio, i giovani della parrocchia hanno organizzato una partita di calcio. La sfida era tra cattolici e protestanti. Abbiamo perso, mannaggia, 3 a uno per i protestanti!!! Va beh! Comunque è stato un successo di partecipazione. Bravi i nostri giovani che hanno organizzato il tutto!

Adesso, come tutti voi, entriamo con grande intensità spirituale in questi giorni santi. Ci sentiremo dopo Pasqua.

IMG_2088Buona Settimana Santa a tutti per arrivare a cantare con gioia:
Jezi te mouri, li leve
Alelouya, alelouya

 

Metto in coda le due serie di immagini:

Celebrazione delle Palme

La partita “ecumenica” dei giovani.

L come Risurrezione

IMG_1884L come Risurrezione? Ma scusaci don Levi, semmai è R come Risurrezione?!! Invece, vi ricordo che il verbo francese “lever” significa anche alzarsi, cominciare la giornata… Così ho inteso il titolo del blog “Levhaiti“… Haiti levati, alzati, cammina, … RISORGI

Oggi ho ricevuto dall’Italia la dolorosissima notizia della morte di Daniela, una mamma stupenda e generosa, che un male micidiale ci ha portato via, dopo tante battaglie affrontate e vinte nel dentro e fuori degli ospedali.
Nell’ultimo mese prima della mia partenza era stata proprio lei, insieme a mia sorella Pia,  a cucire sui miei vestiti la lettera L come Levi.
Questo perché potessi sempre ritrovare i miei indumenti dopo il lavaggio comunitario fatto per tutti i sacerdoti che vivono insieme qui a Mar Rouge

IMG_1536L come Levi,
L come levarsi ogni giorno per amare questa gente,
L come Risurrezione quotidiana, nonostante le miserie e le difficoltà.

Adesso porterò questa L con me, dovunque andrò, qualunque cosa farò. Cara Daniela c’è già un pochino della tua Resurrezione in queste piccole L che hai cucito nei miei vestiti. Dal cielo intercedi per questo popolo perché ritrovi ogni giorno una L per vivere e camminare verso un futuro migliore.

IMG_1508Un abbraccio al caro Erik e a tutta la famiglia e a tutti coloro che amano Daniela.