Non è il nome di una tribù o di un rito vudu, è il nome di una malattia virale che si sta diffondendo rapidamente nell’America Centrale ed è arrivata anche ad Haiti, fino alla nostra zona nel nord ovest dell’isola. Si diceva che era un fenomeno ristretto alla zona della capitale Port au Prince, ma ora si manifesta anche da noi con casi sempre più frequenti. Si tratta di una infezione causata dalle punture di certe zanzare. I sintomi sono febbre alta, plurito, dolori alle articolazioni, rigidità della muscolatura delle gambe, mal di testa e diarrea. Ha colpito anche le nostre Betta e Esperanta, le nostre due cuoche e donne tuttofare. Noi italiani abbiamo avuto solo qualche sintomo leggero e passeggero almeno per ora. Le persone più deboli e già malate rischiano di più. Abbiamo avuto almeno due casi di morte legate a questa malattia e le sue complicazioni. Tra questi un bambino di Aksyon Gasmi. Per la serie ad Haiti non si risparmia nulla.
Se tutto va bene, la cosa passa nel giro di una decina di giorni e non ci sono rimedi particolari.
Da come sta cantando Betta che sta riordinando la cucina, almeno per lei il peggio è già passato.
Ala yon bel Travay!
Urca che lavoro!
Dalla Chikungunya passiamo a qualcosa di totalmente diverso e parliamo di Prime Comunioni, di feste e quant’altro bolle in pentola. Sto scoprendo come tutto il lavoro di formazione e di educazione cristiana è davvero grande, anche perché si svolge nelle quattro zone del territorio della parrocchia, dalla principale di Mar Rouge, a quella grande di Kot de Fe e poi a Damè e a Lavaltye. I sacramenti sono amministrati nelle quattro chiese e ogni volta si ripete l’itinerario di preparazione ultima, con i ritiri e le confessioni. Questo vale sia per la Prima Comunione, come per la Cresima. Tutto si moltiplica per quattro e i numeri di ragazzi e ragazze sono sempre molto alti. A questo si aggiungono in questo periodo le feste patronali delle varie cappelle e anche di alcuni Pos o Poz Kateches (cioè le cappelline più piccole sparpagliate nei luoghi più lontani dove ci sono dei catechisti responsabili che guidano le attività) con tanto di giorni di spiritualità, momenti per le Confessioni, la preparazione delle attività e il programma delle varie feste con i gruppi responsabili.
Si prospetta un fine giugno e un mese di luglio davvero intenso, avek anpil travay
Don Mauro è instancabile e riesce ad arrivare dappertutto, e c’è da dire che dopo la partenza di don Noli, il tutto grava sulle sue grandi spalle. Ma il suo genuino DNA bresciano non delude mai.
Fra l’altro abbiamo avuto anche la visita pastorale del nostro vescovo Pye Antoin Polo che ha voluto incontrare tutti i gruppi che operano in parrocchia e offrire alcune indicazioni sul come vivere la comunione con la chiesa, sulla corresponsabilità e sulla liturgia.
Stiamo facendo il giro degli ammalati e anch’io comincio a
dare una mano a don Mauro e a fare il giro accompagnato da qualche volontario che conosce le case e i sentieri.
A fine Luglio avremo la Festa Patronale di Mar Rouge, la Festa
di S. Anna. Da tempo ci si trova con i gruppi e i responsabili per la preparazione.
A questo aggiungiamo l’imprevedibile e il non programmabile che ogni giorno succede e che scombina programmazioni e tabelle di marcia, dal forte acquazzone che blocca ogni spostamento alla chikungunya compresa.
Attendiamo con cuore palpitante buone notizie da don Claudio, speriamo che l’operazione porti tutto il beneficio sperato e che torni presto a Mar Rouge.
Don Noli ormai ci ha salutato da giorni e dovrebbe essere a Lourdes in ultimo periodo per poi tornare a Milano. La gente lo ricorda spesso con affetto, nostalgia e tanta riconoscenza.
Vi aggiungo un po’ di immagini sulla Prima Comunione a Mar Rouge, dagli incontri di preparazione alla celebrazione stessa.