Lavi Byen Vivan
Vita da risorti
Oggi, finalmente ho l’occasione di riprendere il nostro contatto per offrire qualche notizia. Abbiamo avuto, infatti, qualche difficoltà di connessione.
Nel cominciare non riesco a non pensare all’ennesima catastrofe che ha mietuto così tante vittime in un’altra zona povera del mondo. Penso infatti al terremoto che ha colpito il Nepal, alle vittime, alle immagini arrivate via internet. Così non posso dimenticare le centinaia di profughi che hanno perso la vita nel nostro mare di casa.
Se non ci fosse un buon collegamento internet, (e noi, qui a Mare Rouge, siamo fortunati, perchè basta spostarsi di qualche chilometro è già il segnale si perde) sarebbe molto difficile ricevere informazioni di ciò che sta succedendo nel mondo. Non ci sono giornali, non c’è la tv, le radio locali non danno certe notizie.
Siamo nel cuore
dei Caraibi,
ma a volte è come se fossimo ai confini del mondo, isolati su un’isola e nella parte più isolata dell’isola.
Cosi, ora, aggiungo la nostra preghiera e la nostra solidarietà alla vostra e a quella di tutti coloro che hanno un cuore e uno spirito evangelico.
Spero proprio che il cinismo e la chiusura mentale di certi personaggi pseudo politici italiani non faccia venire meno la nostra sensibilità cristiana verso tutti i poveri, al di là di razze, distanze, ideologie e religioni.
Intitolerei questo contributo, VITA DA RISORTI, perché i poveri di qui ci insegnano che ogni giorno è una resurrezione.
Ci possono insegnare infatti che restare bloccati nello scoraggiamento o nella rassegnazione passiva è come restare sepolti nella morte. A volte penso che in certe situazioni di povertà, già il fatto di alzarsi dal proprio giaciglio e incominciare una nuova giornata non sapendo se mangerai o come potrai arrangiarti per arrivare fino a sera, è già un grande atto di coraggio, uno slancio di risurrezione. Il sorriso dei bambini poi, la loro voglia di vivere, sono un continuo appello pasquale che invita a non lasciare spazio alla rassegnazione e a metterci tutto il nostro impegno.
Inizio a parlare di una delle ultime attività in cui sono stato coinvolto. Madda, collaboratrice responsabile del progetto Gasmi per la cura e la pastorale dei bambini con handicap, mi aveva da tempo invitato a visitare alcune case bisognose di intervento. Infatti, in questi mesi, ho dato molto tempo per visitare case e situazioni segnalate dalla nostra lunghissima lista della Caritas parrocchiale, ma non avevo ancora avuto l’occasione di vedere le situazioni della lista speciale delle famiglie del progetto Gasmi.
Così, pur incontrando le ennesime testimonianze di degrado abitativo, ho trovato anche il sorriso di questi nostri bambini e l’amore (non così scontato) dei famigliarii per bambini così “speciali”. Qui da noi, l’handicap può essere visto come un ulteriore maledizione in una situazione già marcata dalla povertà, eppure, almeno in questi casi, anche grazie al sostegno dell’attività dei nostri operatori Gasmi, questi bambini non sono abbandonati a morire in un angolo o trattati come “bestioline”, anzi, sono messi al centro dell’affetto e della premura di tutta la famiglia. Credo che anche questo è un segno Pasquale, un segno di “vita da risorti” che non deve essere dimenticato. Si lavora da anni e intensamente per generare una nuova sensibilità verso i più deboli, ed ora, qua e là, cominciamo a vederne i frutti pieni di speranza.
A proposito, dall’Italia, attendiamo la visita ormai annuale del dottor Carlo e di altri dello staff italiano, specialisti nella fisioterapia dei bambini con handicap. Arriveranno da noi l’8 maggio e staranno qui circa due settimane.
Li aspettiamo con gioia.
Un altro bel segno pasquale è stata la visita di un gruppo di giovani dell’università di Miami, guidati dal nostro amico italo americano Antonio Vinciguerra. Da anni Antonio anima in Miami una collaborazione di aiuto per Haiti e in particolare per alcune parrocchie della nostra diocesi. Anche qui a Mare Rouge aveva trovato fondi per dare la luce nelle case con piccoli pannelli solari e altre iniziative di promozione dello sviluppo. Questo gruppo di giovani universitari era questa volta molto interessato alla coltivazione locale del caffè e sullo sviluppo agricolo della zona.
Sulla questione di promuovere lo sviluppo agricolo della nostra zona, possiamo annunciare con grande soddisfazione la futura realizzazione di un importante progetto agricolo promosso dalla CEI (e “benedetto” da Papa Francesco in persona in occasione del V anniversario del terremoto) insieme ai vescovi haitiani e ideato da un gruppo di volontari di Torino guidati da Roberto Bellucci
Si tratta di realizzare una sistema agricolo articolato che comprende la raccolta dell’acqua piovana e la conseguente irrigazione che possa permettere una nuova tecnica di coltivazione e soprattutto un pascolo adatto all’allevamento di bestiame. Vorrebbe diventare un centro agricolo sperimentale e formativo, in grado di orientare gli agricoltori e gli allevatori della zona a maturare un livello più efficace, alternativo e più produttivo rispetto al metodo tradizionale. C’è già il terreno acquistato da tempo e c’è un comitato di persone e tecnici della nostra comunità che sta collaborando con i responsabili italiani del progetto. L’altro giorno siamo stati sul posto per controllare le misure del terreno e la fattibilità concreta. Ifondi sono già stati preventivati dalla CEI e il tutto potrà avviarsi nei prossimi mesi.
Ne parleremo in dettaglio nelle prossime puntate. Alleluia!
Se volete qui c’è il file con la descrizione in francese di tutto il progetto
Project MRH _Mare-Rouge Haiti_VSP 2014.05_fr
doc1 PROJET MARE ROUGE-journu00E9e au Vatican ver 16012015
Don Mauro si appresta a partire per un meritato periodo di vacanza in Italia, dopo tre anni di attività continua qui a Mare Rouge. Così, don Claudio e io, faremo le sue veci, per due mesi e mezzo. Dai primi di maggio a dopo la metà di luglio, resteremo solo noi due a portare avanti le attività pastorali. Don Mauro potrà così festeggiare in Italia il 50° anniversario di ordinazione con la sua famiglia, tutti gli amici e suoi compagni di ordinazione. Sarà anche un ottimo banco di prova per noi due arrivati da poco più di un anno, per saggiare la nostra capacità di relazione con la gente, il nostro grado di comunicazione con la lingua locale e la nostra capacità di tenuta pastorale con gli haitiani. Una bella e promettente avventura, eh, eh…
Vi saluto con tante altre immagini…
Don Claudio continua l’esperimento di animazione domenicale per i ragazzi, come ad esempio è stato fatto nel pomeriggio della domenica di Pasqua a Damè.
Abbiamo già i contatti con il CSI e con il gruppo giovani di Cernusco sul Naviglio per l’animazione estiva di fine luglio e della prima metà di agosto prossimi.
Anche per noi, questo è il periodo delle celebrazioni dei Sacramenti.
Qui trovate le foto dei Battesimi celebrati da don Mauro per i ragazzi e i giovani che si stanno preparando alla Prima Comunione
Qualche immagine dei lavori per la costruzione della nuova cappella del Pos Cateches di Danyel. I lavori come vedete sono a buon punto.
Prevediamo l’inaugurazione della chiesa dedicata a S.Maria Maddalena per il giorno della festa patronale che sarà Mercoledì 22 luglio. E’ un grosso impegno economico che speriamo venga sempre più sostenuto anche dagli haitiani della zona che lavorano all’estero e che hanno da tanti anni chiesto la realizzazione del progetto. C’è già una buona partecipazione della gente più semplice e povera, anche solo per lavori manuali, ma auspichiamo maggior sostegno da chi ha più possibilità economiche. L’augurio è che la presenza di questa bella Cappella possa fare da centro di animazione pastorale per tutta la zona, un avamposto davvero missionario!
E infine alcune immagini che ci parlano dell’azione Gasmi. Qui vedete le foto scattate durante una visita al piccolo dispensario di Kot de Fe dove i nostri operatori stavano facendo attività di fisioterapia e di formazione con i genitori dei bambini.
Vi ho promesso qualche storia, lo so. Non disperate.
Ciao e buon continuazione della Pasqua!