Nella nostra breve visita di soli 10 giorni ad Haiti, abbiamo fatto tappa da Padre Crescenzo che dirige l’ospedale dei Camilliani a Port au Prince. I Camilliani, che come missione curano i malati e i poveri, sono ad Haiti dal 1995. Nel 2001 hanno costruito un ospedale dedicato ai bambini ma, dal terremoto, si occupano anche degli adulti.
La scossa non ha colpito la struttura dell’edificio ma ha fatto crollare sul pavimento tutte le attrezzature, provocando molti danni. In due giorni l’ospedale era tornato completamente operativo e da subito aveva accolto centinaia di feriti che dovevano essere suturati e operati.
Padre Crescenzo, simpaticissimo  e affabile, collabora con grande disponibilità e generosità con le nostre missioni di Mare-Rouge e Ti-Riviere. Offre ospitalità per vitto e alloggio quando si arriva in capitale per sbrigare varie commissioni. In questo stesso ospedale vengono portati i malati più gravi delle nostre parrocchie per cure e operazioni.

In diverse occasioni abbiamo potuto utilizzare lo spazio disponibile nei container che vengono inviati dai camilliani di Torino al loro ospedale di Port au Prince

La parte più toccante della nostra visita è stato l’incontro con la comunità delle carissime suore che si occupano dei bambini colpiti da gravi disabilità.

 

 

Ti-Riviere

mare rouge

Mare-Rouge è una comunità nell’entroterra dell’isola di Haiti, nel mare dei Caraibi. Haiti è grande più o meno come la Sicilia, conta circa 8 milioni di abitanti e conta una serie di record negativi: l’80% della popolazione vive al di sotto della soglia della povertà; ha il più alto numero di bambini denutriti d’America; più del 60% della popolazione è analfabeta; l’età media di un uomo è di circa 50 anni.
Don Mauro e Don Giuseppe
A Mare-Rouge c’è la parrocchia di Sant’Anna ed è gestita da due preti italiani: Don Giuseppe Noli e Don Mauro Brescianini. Due uomini che, in Italia nel corso degli anni passati, hanno prestato servizio a Tradate (Varese), nella parrocchia di Abbiate Guazzone. Ora sono entrambi a Mare-Rouge come missionari e, nella loro opera di ricostruzione della comunità, vengono aiutati e sostenuti dalle comunità dove hanno prestato servizio (come Abbiate Guazzone o Calderara). Muratori, elettricisti, idraulici, insegnanti, tutti volontari che periodicamente si recano a Mare-Rouge a sostegno dei diversi progetti organizzati da Don Mauro e Don Giuseppe.
La parrocchia Sant’Anna e la missione
La comunità di Mare-Rouge dista dalla capitale Port-au-prince circa 150 km e si raggiunge solo dopo 12 ore di viaggio. La comunità è composta da circa 25mila abitanti, dislocati su un territorio piuttosto vasto. Una zona che si trova in condizioni estremamente disagiate. Il 90% dei nativi di Mare-Rouge vive della sola agricoltura, di ciò che offre la terra, prevalentemente rocciosa e restia ad essere feconda. Non esiste attività commerciale né turistica.
I progetti
I progetti messi in campo da Don Giuseppe e Don Mauro sono diversi: oltre all’istruzione scolastica anche la costruzione di un acquedotto. Quest’ultima opera, inaugurata ad agosto 2012, ha permesso di portare «l’acqua dove non c’era dal giorno della Creazione» come ha spiegato Don Mauro.

Paesaggi

Come aiutare

Come aiutare?

Ringrazio tutti coloro che già hanno donato la propria offerta personale e le varie realtà che si sono mosse a favore della mia missione ad Haiti. Troverò sempre il modo per ringraziare tutti personalmente e già lo sto facendo con la mia preghiera di affidamento al Signore e soprattutto con la preghiera e la benedizione dei nostri poveri

I contributi possono essere versati sul questo conto di BANCA INTESA   che agevola le operazioni non profit.

Gli estremi sono questi:

Conto Corrente   05000/1000/120163
intestato a: Spadotto Levi
IBAN:  IT42Q0335901600100000120163
BIC:   BCITITMX
FILIALE – FILIALE DI MILANO
20121 – PIAZZA PAOLO FERRARI 10 – MILANO
tel: 0287934511

Abbiamo aperto il conto della Parrocchia ad Haiti presso la Filiale di Port de Paix della Banca UNIBANK. Occhio ai costi di transizione che per piccole somme non sono convenienti. Inoltre è meglio inviare la valuta in dollari USA, perché il cambio haitiano euro/dollaro non è buono. Non c’è  IBAN, ma il codice Swift. Comunque non ho riscontrato problemi per chi ha inviato denaro.

PAROISSE SAINT CROIX DE KA-PHILIPPE
650-1822-1307381
UNIBANK, filiale Port de Paix
Swift code: UBNKHTPP

Molto importante per tutti noi è la costituzione dell’Associazione Levhaiti, fondata proprio per aiutare la missione di don Levi da un bel gruppo di amici e amiche di Arcisate. L’associazione può rilasciare ricevute utili alla detrazione fiscale.

Banca Popolare di Induno Olona
IBAN IT74K0503450330000000000845

Codice Fiscale dell’Associazione utile per devolvere il 5xmille: 95084770122

Inoltre potete anche far riferimento al gruppo missionario “Le Formiche” di Melzo
Banca Popolare Etica filiale di Milano

Nome: Le Formiche Gruppo Missionario
IBAN: IT16X0845333402000000052816

RECAPITI E TELEFONI

Come recapito personale vi lascio la mia email che resta invariata anche ad Haiti.
donlevi.spa@gmail.com

Per il telefono, solo per massime urgenze visti i costi e occhio alla differenza oraria (qui siamo 6 ore indietro rispetto all’Italia).
il numero haitiano con Digicel è   509 37991027

HO UN NUMERO WHATSAPP ottimo se la connessione non mi gioca brutti scherzi qui ad Haiti 509 42946904 ed è la soluzione più pratica ed economica.

il numero del precedente cellulare in italia non è più attivo.
Ora è disponibile il numero Wind 3452241243 valido solo per il periodo che ogni anno trascorro in Italia.

Le mie prime impressioni

Le mie prime impressioni avute dopo il viaggio ad Haiti vissuto a metà Dicembre 2013 le ho espresse nella lettera mandata alla comunità pastorale di Melzo. La riporto qui perché dice, forse più emotivamente che esaustivamente, quanto ho provato….

 Haiti, finalmente!

Chers et chères,

Approfitto di questo momento per ricambiare i vostri graditissimi

Levati Haiti, un futuro nuovo

Levati Haiti, un futuro nuovo

auguri e per farvi i miei con tutto il cuore. Chiudiamo questo 2013 pieno di sorprese, di fatti straordinari, come l’elezione di papa Francesco, di cambiamenti forti per la nostra comunità dovuti alla partenza di don Damiano, di Marta e della mia, all’arrivo di don Domenico e tutto ciò che questo ha comportato.

Scrivo a tutti, ma ho nel cuore ciascuno, come quel giorno in cui ci siamo salutati con tanta emozione e tanto affetto reciproci. Ho conservato tutte le vostre lettere, letterine, messaggi, biglietti e le ho utilizzate per pregare affidandovi alla Madonna del Sacro Monte di Varese

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