Lè lapli zanmi yo tonbe, quando piovono gli amici.
LA PIOGGIA HA RICOMINCIATO A CADERE
In questi ultimi sei mesi la pioggia è stata quasi assente. Dicono che da tanti anni non si ricorda una siccità del genere dalle nostre parti, soprattutto qui a Mare Rouge. Qui, a 700 mt di altitudine, tra le nostre colline, una nuvoletta ogni tanto è normale aspettarsela con tanto di pioggerella utile a tutti, ma nemmeno noi, di solito più fortunati rispetto alle altre zone più basse, abbiamo avuto la pioggia utile per salvare i raccolti di mais, di fagioli e di patate. Anche diversi animali sono morti per mancanza di cibo. La scarsità d’acqua ha avuto conseguenze anche sulla salute delle persone. Meno acqua, meno igiene, più malattie. Ci stiamo preoccupando di chi è rimasto senza una base alimentare per vivere e prevediamo che l’onda negativa di questa ennesima calamità si faccia presto sentire tra la nostra gente, soprattutto per coloro che vivono con il minimo indispensabile, sempre al limite della sopravvivenza.
In questi ultimi giorni abbiamo avuto finalmente qualche buona pioggia che fa ben sperare. Ora le nuvole non solo ci passano sopra la testa senza far cadere una goccia, ma si fermano sopra di noi scaricando tutto il loro prezioso carico d’acqua. La nostra cisterna di casa, rimasta vuota, ora si è riempita oltre la metà.
Il segno più bello della ripresa l’ho notato ieri, passando sulla strada che porta alla nostra scuola parrocchiale di Soupran. Ho visto un papà che con suo figlio aveva ripreso a zappare il terreno e a seminare.
Gli ho urlato un bel augurio “Se pou Bondye beni ou!” e una benedizione per il suo lavoro e per la speranza di ricavarne un frutto abbondante dopo tutto quanto è stato irrimediabilmente perso. Sembra che ora tutti coloro che hanno il terreno, abbiamo messo mano alle zappe per ricominciare a sperare in una stagione più buona.
UNA PIOGGIA DI AMICI
In questo mesetto, sebbene la pioggia sia stata scarsa, abbiamo invece ricevuto su di noi una salutare pioggia di tanti amici, passati per visitarci o per stare con noi qualche giorno o per donare un bel servizio e collaborare nelle attività. Loro, come la pioggia, sono sempre i benvenuti e sono sempre fonte di speranza e di vita.
Ci hanno visitato gli amici di Madda, di cui abbiamo parlato la volta scorsa. Sono stati tra noi per qualche giorno e in diverse occasioni Enrico e Chiara, gli operatori della Caritas Ambrosiana che collaborano con la nostra Caritas haitiana di Port de Paix. Con loro abbiamo potuto verificare alcuni progetti in corso, soprattutto quello per la formazione al lavoro dei giovani. Adesso rientreranno in Italia per un periodo di vacanza per poi tornare a proseguire la loro opera di accompagnamento delle Caritas locali.
Don Mauro è tornato tra noi giovedì 22 luglio e ha portato con se il dono della presenza di Anna Bianchi, una sua ex giovane educatrice di quando era coadiutore alla Cagnola di Milano. Anna è stata con noi per una decina di giorni e ha condiviso la nostra vita tra la gente con molta partecipazione ed interesse. Ha potuto aiutarci nelle attività con i più piccoli. Ha dato lezioni di italiano ad Padre Paul, un giovane prete haitiano in partenza per l’Italia per un progetto di studio nella nostra Facoltà teologica di Milano. Ha utilizzato la sua conoscenza di francese, ma soprattutto tutta la sua validissima esperienza di insegnante. Non ha perso occasione di immergersi nella nostra realtà, anche partecipando ai nostri giri di visita agli ammalati con ore e ore di cammino o partecipando alle celebrazioni nelle diverse cappelle. Grazie Anna ti abbiamo sentito davvero come una persona amica, una di famiglia, una che ha un cuore missionario e aperto a tutti i poveri.
Don Mauro ha potuto essere presente in tempo per celebrare la Festa Patronale di S. Anna di domenica 26 Luglio. Tutta la comunità è stata come sempre molto partecipe, sia nel cammino di preparazione e di Triduo Spirituale predicato da Pè Ronel, sia con l’affluenza di molti pellegrini venuti dalle altre parrocchie. Alcuni perfino da Port de Paix. Domenica 26 sono state celebrate due Messe con la chiesa sempre strapiena di fedeli. Anche per questa volta lascio alle immagini il compito di raccontarvi un pò della nostra festa
Sono passati tra noi vari gruppi in viaggio per una esperienza di servizio nella nostra stessa zona, per andare nella Parrocchia di Mol Sen Nicola dove opera la comunità di suore italiane, tra cui suor Gabriella di Agrate Brianza. E’ passato da noi un primo gruppo guidato da Marta, anche lei in servizio a nome della nostra Caritas Ambrosiana, e che è in azione a Port au Prince. Marta ha portato con se alcuni dei giovani haitiani che collaborano con lei più alcuni giovani italiani venuti a conoscere e condividere il tipo di servizio svolto a favore dei bambini di strada o più emarginati. C’è stata la bella opportunità di uno scambio di testimonianze tra loro e il gruppo dei nostri operatori di Aksyon Gasmi (pastorale per i bambini diversamente abili) in gita di fine anno a Mol Sen Nicola.
Poi è arrivato il gruppo dei nostri amici di Cernusco sul Naviglio con il carissimo don David Maria Riboldi. Non essendoci posto in casa parrocchiale, abbiamo trovato per loro una sistemazione in una pensione vicina alla parrocchia. Di loro vi parlerò più avanti, nelle prossime righe. Poi è passato anche il gruppo di una quindicina di giovani di Agrate, la parrocchia di suor Gabriella, con don Stefano, compagno di Messa di don David. Sia il gruppo di don David da noi, come il gruppo di Agrate andato a Mol Sen Nicola, hanno voluto offrire un servizio per l’animazione estiva dei bambini e dei ragazzi. Potete immaginarvi tutta la vivacità e la ricchezza di questi giorni. Una vera pioggia di amici, una pioggia proveniente dall’Italia e che ha portato la prova della nostra solidarietà e del nostro spirito oratoriano ed evangelico.
ALLA SERA DELLA VITA CIO’ CHE CONTA E’ AVER AMATO
San Giovanni della Croce
Ma ora parliamo del gruppo di Cernusco sul Naviglio che, per la nostra gioia, è stato con noi a Mare Rouge, da sabato 8 fino a Venerdì 20 agosto. Mentre scrivo sono già in volo per tornare i Italia
Don David ha desiderato far vivere ai suoi giovani un esperienza di vacanza diversa, un’esperienza in grado di permettere ai giovani di allargare gli orizzonti del loro cuore, di ricomprendere il Vangelo stando in compagnia di chi vive alla periferia del mondo. Un’occasione anche per fare dono ad altri giovani haitiani, ai primi passi nel compito di animatori, di qualche briciola del ricco patrimonio oratoriano milanese.
Don David cercava da tempo un’opportunità come questa, sapeva del mio inizio di missione ad Haiti, e ha deciso di contattarci per organizzare il tutto. Don Claudio ha potuto così organizzare l’attività estiva di quest’anno facendo conto sulla loro presenza dal 8 al 21 agosto.
Grazie all’intraprendenza di don Claudio, abbiamo così proposto a tutti i nostri bambini e ai ragazzi, insieme ad un promettente gruppo di aspiranti animatori haitiani , un vero e proprio oratorio estivo. L’esperienza positiva dell’anno scorso vissuta con gli amici del CSI ha trovato così una conferma ancora più grande in questa estate 2015. Sono arrivati a partecipare ben più di trecento ragazzi.
L’attività principale si svolgeva nella nostra scuola parrocchiale a Soupran che dista a un buon venti minuti di cammino dalla parrocchia. Ritrovo alle 8.00 davanti alla parrocchia, con animazione e preghiera. Poi cammino fino alla scuola dove ci si radunava anche con gli altri bambini provenienti dalle altre zone più lontane. Animazione, giochi organizzati, pause per dare un sorso d’acqua a tutti e infine un bel panino imbottito di crema di arachidi ( il “mamba”). Si terminava alle 13 circa con la preghiera e la proclamazione dei punteggi. Nel pomeriggio, spesso abbiamo tenuto animazioni presso le cappelle più lontane di Damè, Kotdefè e Lavaltye oppure ci sono state le indispensabili riunioni di preparazione con gli animatori haitiani. Abbiamo proposto i giochi classici della nostra tradizione oratoriana, quest’anno sembra davvero aver fatto presa il gioco di palla prigioniera.
Il problema della lingua si è superato un po’ grazie alla traduzione di don Claudio e qualche volta anche del sottoscritto, a volte con un po’ di inglese o francese, ma soprattutto per la bella intesa che si è creata tra i nostri giovani italiani e gli haitiani.
La pioggia Cernuschese di Simone, Peppo, Davide, Antonio, Alice, Silvia, Martina, Alice, Beatrice, Erica, Elisa, Giorgia, Amalia e don Davide ha irrorato di simpatia ed entusiasmo il cuore di tanti nostri bimbi haitiani e dato stima e coraggio ai giovani animatori della comunità. Don David e i suoi giovani hanno davvero vissuto e testimoniato il motto chiave scelto per la loro esperienza missionaria, preso dagli scritti di San Giovanni della Croce: ” Alla sera della vita ciò conta è aver amato”.
Un grazie anche a tutta la comunità di Cernusco sul Naviglio per la raccolta di fondi fatta in più riprese in questo anno per finanziare l’acquisto di un Pickup da fuori strada utilissimo per l’attività missionaria qui a Mare Rouge. Un grazie a tutti i bambini cernuschesi che hanno fatto la parte da leoni in questa gara di solidarietà.
Eccovi quindi una minimissima parte delle centinaia di foto a disposizione. Buon divertimento. Cliccate per ingrandire!
Ci sarebbero anche tanti bei video, ma per ora la connessione fa i capricci.
Verranno postati su Youtube. Andate su Youtube e cercate il mio canale: Levhaiti e li troverete, tra oggi e domani, insieme ad altri già postati.
Tra gli amici che “sono piovuti” c’è anche “Mimi” il nostro gatto di casa che ormai fa parte della famiglia. A suo modo ha voluto contribuire a stendere l’articolo, anzi a stendersi sopra. Contiamo su di lui per fare stare alla larga i topi e lo conviceremo che l’informatica non fa per lui. Miaooooooooo!